Giovedì 16 Maggio 2024

Voto di scambio a Napoli: 30 euro a scheda, 20 per il ballottaggio. Sette arresti legati ai clan

Scoperta dalla Dda una compravendita di voti alle amministrative di Cercola del maggio 2023. L’accusa è di scambio elettorale politico-mafioso per agevolare l’asse mafiosa Fusco-Ponticelli e De Micco-De Martino. In manette anche un consigliere comunale del capoluogo

Elezioni amministrative

Elezioni amministrative

Napoli, 6 maggio 0224 – Scambio di voti a Napoli, sette arresti per corruzione elettorale con l’obiettivo di agevolare la camorra. Nel mirino, i clan Fusco-Ponticelli e De Micco-De Martino. In manette anche la figlia di un boss ergastolano e una famiglia – tra cui un consigliere comunale di Napoli – legata ai De Micco. 

Trenta euro a voto per la prima tornata elettorale e 20 euro per il ballottaggio: questo il tariffario della compravendita delle preferenze a Cercola, in provincia di Napoli, in occasione delle elezioni amministrative del maggio 2023. È emerso nell'ambito di una indagine dei carabinieri e della Dda – coordinata dai pm Henry John Woodcock e Stefano Capuano – su una serie di episodi di voto di scambio politico-mafioso documentati nel comune vesuviano.

Approfondisci:

Intercettazione sul voto di scambio a Napoli, la figlia del boss Ponticelli: “Ci prepariamo anche per le Europee”

Intercettazione sul voto di scambio a Napoli, la figlia del boss Ponticelli: “Ci prepariamo anche per le Europee”

Le intercettazioni telefoniche

Comprano i voti per essere eletti, ma quando scoprono che la tornata elettorale è andata male fanno i moralisti e contestano agli elettori di avere promesso il consenso e intascato denaro da più di un candidato. Emerge anche questo nell'ambito dell'indagine dei carabinieri e della Dda di

Napoli sul voto di scambio politico mafioso a Cercola, nel Napoletano.

Sette le persone arrestate nei quartieri Ponticelli e San Giovanni a Teduccio di Napoli e in località Caravita di Cercola. Nella conversazione intercettata dai militari della Sezione operativa di Torre del Greco e di Cercola, a parlare sono alcuni indagati che avevano impegnato qualche migliaio di euro per accaparrarsi i voti: si lamentano del fatto che ciononostante per loro era andata male: “Se li sono comprati i voti... hanno i soldi e comprano…”.

Gli arresti

Sei arresti in carcere e uno ai domiciliari: è il bilancio dell’operazione dei carabinieri. L’indagine si è concentrata nelle zone tra i quartieri napoletani di Ponticelli, Barra, San Giovanni a Teduccio e nella cittadina di Cercola.

Tra gli arrestati, figurano la figlia di un boss ergastolano, all'epoca dei fatti rappresentante di lista, una candidata legata da vincoli di parentela al clan De Micco, il fratello della donna, consigliere in una municipalità di Napoli, e anche il loro padre. Le elezioni finite al centro delle indagini sono le amministrative del 14 e 15 maggio 2023, quindi del successivo ballottaggio del 25 e 26 maggio dello stesso anno.

L’indagine e i reati

Gli indagati sono accusati di scambio elettorale politico-mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale e di detenzione e porto in luogo pubblico di armi. Delitti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare i due clan napoletani. 

Clicca qui se vuoi iscriverti al canale WhatsApp di Qn