Napoli, 6 maggio 2024 – Si allarga anche alle elezioni europee l’inchiesta della Dda di Napoli sul voto di scambio politico-mafioso nel comune di Cercola. Antonietta Ponticelli, figlia del boss ergastolano Gianfranco Ponticelli, si stava preparando ad entrare in azione anche in occasione della prossima competizione elettorale europea ma oggi è stata arrestata dai carabinieri.
L’intercettazione della figlia del boss Ponticelli
Nella conversazione intercettata il 30 maggio 2023, e riportata oggi dall’agenzia Ansa, la figlia del boss ergastolano parla con una persona al momento non identificata e i due fanno più volte il nome di Matteo Salvini, anche quando Antonietta Ponticelli cerca di capire chi il suo interlocutore intenda sostenere per le Europee: “Va bene ora ci si stanno preparando per quelle altre lì...per le Europei...tu con chi stai per l'Europei?”, dice la Ponticelli e il suo interlocutore risponde: "Non lo so ancora...dipende poi chi mi viene a chiamare come corrente, sempre di sinistra hai capito, quello Salvini è di destra...”. Antonietta Ponticelli cita ancora il leader della Lega in quella conversazione (“comunque ti posso tenere in considerazione anche per votare a Salvini”) intrapresa per assicurarsi l'appoggio del suo interlocutore (“va bene quindi ora sul Comune tengo a te?”) il quale conferma (“sì....speriamo bene...”). Le amministrative del Comune di Cercola sono avvenute il 14 e 15 maggio 2023 mentre i successivi 25 e 26 maggio si è tenuto il ballottaggio: le elezioni quindi erano già concluse il 30 maggio, quando risale l’intercettazione sulle Europee.
L’ordinanza
Nell'ordinanza, con la quale sono stati disposti sei arresti in carcere e uno ai domiciliari, il gip sottolinea che gli indagati, alcuni pregiudicati per mafia, “se lasciati in libertà” avrebbero potuto commettere “gravi delitti contro la pubblica amministrazione o in materia di armi o di criminalità organizzata”. Si tratta di “soggetti ad alto rischio, avvezzi al crimine” per i quali, spiega il giudice, è “assolutamente necessario privarli della libertà personale”. Dalle indagini emerge anche che la Ponticelli ha chiesto la restituzione di 100 euro dopo avere scoperto che l'elettore a cui erano stati versati in realtà non aveva votato il candidato indicato.
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