Lunedì 7 Ottobre 2024

Intercettazione sul voto di scambio a Napoli, la figlia del boss Ponticelli: “Ci prepariamo anche per le Europee”

Antonietta Ponticelli è tra i 7 arrestati dell’inchiesta della Dda di Napoli sulla compravendita di voti nel Comune di Cercola: dopo le elezioni amministrative pensava alle Europee

Il procuratore di Napoli Nicola Gratteri alla conferenza stampa indetta dopo gli arresti per voto di scambio in alcuni Comuni napoletani

Il procuratore di Napoli Nicola Gratteri alla conferenza stampa indetta dopo gli arresti per voto di scambio in alcuni Comuni napoletani

Napoli, 6 maggio 2024 – Si allarga anche alle elezioni europee l’inchiesta della Dda di Napoli sul voto di scambio politico-mafioso nel comune di Cercola. Antonietta Ponticelli, figlia del boss ergastolano Gianfranco Ponticelli, si stava preparando ad entrare in azione anche in occasione della prossima competizione elettorale europea ma oggi è stata arrestata dai carabinieri.

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L’intercettazione della figlia del boss Ponticelli

Nella conversazione intercettata il 30 maggio 2023, e riportata oggi dall’agenzia Ansa, la figlia del boss ergastolano parla con una persona al momento non identificata e i due fanno più volte il nome di Matteo Salvini, anche quando Antonietta Ponticelli cerca di capire chi il suo interlocutore intenda sostenere per le Europee: “Va bene ora ci si stanno preparando per quelle altre lì...per le Europei...tu con chi stai per l'Europei?”, dice la Ponticelli e il suo interlocutore risponde: "Non lo so ancora...dipende poi chi mi viene a chiamare come corrente, sempre di sinistra hai capito, quello Salvini è di destra...”. Antonietta Ponticelli cita ancora il leader della Lega in quella conversazione (“comunque ti posso tenere in considerazione anche per votare a Salvini”) intrapresa per assicurarsi l'appoggio del suo interlocutore (“va bene quindi ora sul Comune tengo a te?”) il quale conferma (“sì....speriamo bene...”). Le amministrative del Comune di Cercola sono avvenute il 14 e 15 maggio 2023 mentre i successivi 25 e 26 maggio si è tenuto il ballottaggio: le elezioni quindi erano già concluse il 30 maggio, quando risale l’intercettazione sulle Europee.

L’ordinanza 

Nell'ordinanza, con la quale sono stati disposti sei arresti in carcere e uno ai domiciliari, il gip sottolinea che gli indagati, alcuni pregiudicati per mafia, “se lasciati in libertà” avrebbero potuto commettere “gravi delitti contro la pubblica amministrazione o in materia di armi o di criminalità organizzata”. Si tratta di “soggetti ad alto rischio, avvezzi al crimine” per i quali, spiega il giudice, è “assolutamente necessario privarli della libertà personale”. Dalle indagini emerge anche che la Ponticelli ha chiesto la restituzione di 100 euro dopo avere scoperto che l'elettore a cui erano stati versati in realtà non aveva votato il candidato indicato.

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