Mercoledì 24 Aprile 2024

Suora arrestata per maltrattamenti: si indaga su eventuali altre vittime

Stamattina a Roma l'ìnterrogatorio di garanzia di suor Marie Georgette Rahasimalala. Resta aperto l'istituto per minori di Ischia: sotituite le quattro consorelle indagate, tra cui la madre superiora

Roma, 17 novembre 2022 – È stata interrogata questa mattina a Roma suor Marie Georgette Rahasimalala, la religiosa arrestata a Ischia per maltrattamenti su bimbi e ragazzi, lesioni personali aggravate e violenza privata aggravata. Lunedì dovrebbe esserci l’interrogatorio di garanzia anche per le altre tre consorelle allontanate dalla Campania con le stesse accuse, tra cui la madre superiora dell’istituto. Ad incastrarle è stato il video girato con il cellulare da una delle vittime dei metodi educativi da caserma delle quattro religiose indagate.

Intanto, tra mille polemiche, resta aperto l’Istituto per minori Santa Maria della Provvidenza di Casamicciola Terme, molto noto sull’isola, teatro dei metodi educativi brutali da parte di quattro suore: la donna arrestata e altre tre che sono state allontanate.

Maltrattamenti su minori
Maltrattamenti su minori

L’istituto resta aperto: 25 minori attendono l’affido

La struttura – che al momento ospita 25 minori in attesa di affido, adozione o per potestà sospesa dei genitori – è attualmente gestita da due suore non coinvolte nell'inchiesta e da altre arrivate ieri per sostituire le quattro destinatarie dei provvedimenti della procura. L’istituto è frequentato anche da bambini che pagano la retta: è stata proprio la mamma di una bimba di 9 anni a chiederle di girare il video perché incredula di fronte ai racconti della figlia.

È stata la commissaria prefettizia che regge attualmente il comune di Casamicciola – la vice prefetto Simonetta Calcaterra – a confermare stamattina che la struttura rimane operativa considerando che “è stata accertata la possibilità di consentire la permanenza dei minori nella struttura e quindi la operatività della stessa, in quanto la rappresentante legale della Congregazione Discepole Santa Teresa del Bambino Gesù ha inviato altre suore in sostituzione di quelle allontanate”.

Ischia: le reazioni

In tanto sull'isola di Ischia, attraverso i social e sui media locali, sono diverse le prese di posizione sulla vicenda. Accanto a testimonianze di genitori ed ex ospiti del Santa Maria della Provvidenza, che confermano i metodi duri delle suore, non mancano interventi di chi invece loda il lavoro della struttura e ringrazia le suore per il loro operato. Nei prossimi giorni i carabinieri di Ischia, guidati dal capitano Laganà, che hanno condotto le indagini sulla vicenda per conto della Procura, potrebbero sentire altre persone informate sui fatti e sulla gestione dell'istituto religioso. Questa mattina, suor Marie Georgette Rahasimalala, la suora rintracciata ed arrestata a Roma, è stata sottoposta a interrogatorio di garanzia e lunedì dovrebbe toccare alle altre tre.

Indagini: cercano altre vittime

Puntano a scoprire eventuali altre vittime le indagini dei carabinieri e della procura di Napoli – la IV sezione che indaga sulle fasce deboli – sulle violenze ai danni dei minori perpetrate da quattro suore nell'Istituto religioso Santa Maria della Provvidenza di a Casamicciola Terme, struttura molto nota sull'isola di Ischia. I militari dell'arma hanno notificato un arresto in carcere a Suor Marie, rintracciata a Roma e attualmente è detenuta in un carcere della Capitale, e altre tre consorelle, tra cui la madre superiora, per le quali il giudice ha disposto invece un divieto di dimora in Campania.

Il video choc

Le attività degli inquirenti si avvalgono di alcuni video che ritraggono la suora arrestata mentre picchia un bimbo di appena quattro anni e suo fratello, di otto, davanti agli altri bambini della struttura che ospita minori in attesa di affidamento, adozione o in affido a seguito di provvedimenti giudiziari, oltre ai minori che vengono accolti a seguito di corrispettivo pagato privatamente dai genitori.

Quest'ultimo è il caso della ragazzina di nove anni che è riuscita a girare, e poi a proteggere, le immagini delle violenze: elemento chiave delle accuse. Immagini che un'altra suora aveva cancellato dopo averle sequestrato il telefono. È stata un'amica della madre della ragazzina a presentare la denuncia che ha dato avvio alle indagini. La stessa mamma della ragazzina ha spinto sua figlia a girare il video in quanto era rimasta incredula dinnanzi alle sue affermazioni circa le violenze che avvenivano nel refettorio dell'istituto.