Venerdì 26 Aprile 2024

Nola, patto della droga tra gruppi criminali: 18 misure cautelari

Operazione dei carabinieri contro lo spaccio nell’area nolana: 35 indagati totali. I quattro sodalizi disponevano anche dell’uso di armi. Eseguite 17 perquisizioni

I carabinieri (foto di repertorio)

I carabinieri (foto di repertorio)

Napoli, 31 maggio 2021 – Per gestire lo spaccio di droga nell’area attorno a Nola, nell’hinterland di Napoli, quattro gruppi criminali si erano uniti tra loro in una sorta di alleanza. Lo hanno cristallizzato i carabinieri del Comando provinciale di Napoli che, questa mattina, tra le province di Napoli e Varese, hanno eseguito 18 misure cautelari. Gli indagati sono in tutto 35.

Nello specifico, i militari hanno notificato due distinte ordinanze di custodia cautelare, disponendo 13 arresti in carcere, uno ai domiciliari e cinque divieti di dimora per altrettanti indagati, due dei quali non potranno ora risiedere in Campania, uno in provincia di Napoli e due nel comune di Cimitile.

Già sequestrato un chilo tra cocaina, hashish e marijuana

Le accuse sono, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, aggravata dall'essere composta da più di dieci persone e dalla disponibilità di armi, nonché detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Altre cinque persone sono state invece arrestate in flagranza di reato nel corso dell’inchiesta, durante la quale è stato sequestrato circa un chilo di droga tra cocaina, hashish e marijuana. Inoltre, sono in corso 17 perquisizioni finalizzate alla ricerca di droga nei confronti degli indagati non raggiunti da misura cautelare.

Ricostruite le attività dei gruppi attivi in quattro comuni

Le indagini, condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dell’Arma di Nola, hanno permesso di documentare le dinamiche riguardanti la gestione dell'attività di spaccio di stupefacenti nell'area nolana, individuando quattro distinti gruppi criminali.

Gruppi attivi, rispettivamente, nei comuni di Nola, Casamarciano, San Gennaro Vesuviano e Cimitile. È stato infine accertato come i sodali intrattenessero rapporti con soggetti riconducibili a circuiti criminali operanti nel comune di Napoli, necessari per l'approvvigionamento della droga da spacciare.