Napoli, 19 maggio 2021 - Una serie di provvedimenti antimafia interdittivi nei confronti di aziende attive nel settore della raccolta e trasporto di rifiuti solidi urbani, del commercio all’ingrosso e al dettaglio di articoli di profumeria, nel settore alberghiero, dei trasporti funebri, dell’edilizia e della ristorazione, sono stati firmati dal Prefetto di Napoli, Marco Valentini.
In tutto sono ventiquattro i provvedimenti e riguardano altrettante imprese con sede nelle città di Napoli, Gragnano, Pompei, Giugliano in Campania, Caivano, Quarto e Pozzuoli.
Interdittive antimafia in aumento
I provvedimenti hanno lo scopo di tutelare l’economia da infiltrazioni della criminalità organizzata e impediscono agli imprenditori, tra l’altro, di poter stipulare contratti con la Pubblica Amministrazione.
Nel 2020, secondo gli esperti anche a causa della pandemia, tra gennaio e settembre ci sono state in Italia 1.637 interdittive antimafia, praticamente una media di 6 al giorno, con un aumento del 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2019. Le regioni dove è stato riscontrato un incremento maggiore sono la Campania (da 142 a 268, +229%) e l'Emilia Romagna (da 115 a 218, +89%). I dati sono stati diffusi in un report dell'associazione Libera.