Giovedì 16 Maggio 2024

Bimbo di 13 mesi sbranato a Eboli, dissequestrati i due pitbull: non saranno abbattuti

I cani seguiranno un percorso di recupero, a deciderlo la procura di Salerno. Oipa: “Modello da seguire, chiediamo regole per la detenzione di queste razze”. Atteso l'esito dell’autopsia

Napoli, 7 maggio 0224 – Sono stati dissequestrati Totò e Pablo, i due pitbull che avevano aggredito, uccidendolo, un bimbo di soli 13 mesi. La vittima era il piccolo Francesco Pio, sbranato mentre era in braccio dello zio lo scorso 22 aprile a Eboli, nel Salernitano.

In attesa dell’esito dell'autopsia sul corpicino dilaniato del piccolo, la procura di Salerno ha ordinato il dissequestro dei due cani, che al momento si trovano in un rifugio in provincia di Caserta. Lo rende noto l'Oipa, l’Organizzazione internazionale per la protezione degli animali, che si congratula con i magistrati che hanno preso una decisione “nel rispetto della vita dei due animali e che dà loro una prospettiva di recupero”.

Il sequestro dei pitbull che hanno sbranato il bimbo di 13 mesi a Eboli (Salerno)
Il sequestro dei pitbull che hanno sbranato il bimbo di 13 mesi a Eboli (Salerno)

Cosa succederà ora ai pitbull

Al momento i cani sono in un rifugio nel Casertano e, a quanto si apprende, dovranno essere sottoposti ad un percorso di recupero a Napoli a spese dei proprietari, ora indagati assieme alla madre e ai due zii del piccolo. Se i proprietari decidessero di non sostenere economicamente questo percorso, gli animali saranno dati in affido, dopo essere stati recuperati.

Oipa: “Patentini per le razze impegnative”

“L'Oipa – spiegano gli animalisti in una nota – auspica che questo indirizzo della procura di Salerno faccia scuola e che sia un modello da seguire in casi analoghi, dove cani impegnativi siano protagonisti di episodi di aggressione più o meno gravi”.

“L'associazione torna a chiedere al legislatore di regolamentare la detenzione di determinati tipi di cani che troppo spesso vengono scelti anche da persone non in grado di gestirli correttamente. A livello locale, alcuni Comuni, come quello di Milano, hanno regolamentato la materia prevedendo la concessione di patentini per la detenzione di alcune razze o simil razze”.