Napoli, 30 aprile 2021 - All'ospedale Cardarelli di Napoli una donna, colpita da emorragia cerebrale al quinto mese di gravidanza, ha dato alla luce la sua bimba: la piccola Gioia Maria pesa 3 chili e 100 grammi. La donna era stata trasportata d’urgenza al nosocomio poco prima di Natale, con sintomi apparentemente legati a un ictus ischemico, rivelatisi poi causati da un'emorragia cerebrale con afasia e disturbi motori.
Questa mattina, mamma e figlia hanno lasciato il Cardarelli per tornare a casa; ad attenderle papà Raffaele e il fratellino Emanuele.
L’intervento per salvare la mamma e la figlia
A salvare la vita della donna, preservando la gravidanza, sono stati i medici dell'Unità Operativa Complessa di Neuroradiologia, diretta da Mario Muto, e dell'Unità Operativa Complessa di Neurologia e Stroke Unit, coordinata da Valentino Manzo.
La madre è stata sottoposta a intervento delicatissimo, dall'équipe di Muto, che presentava un duplice obiettivo: salvare la donna ma anche dosare farmaci e misurare i rischi per evitare problemi per la bimba in grembo. Un lavoro finalizzato in questi giorni dai medici dell'Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia, diretta da Claudio Santangelo, che hanno fatto venire alla luce la piccola.
La mamma: “Medici sono i miei angeli”
Grazie alla professionalità dei medici, che la mamma chiama "i miei angeli", la piccola Gioia Maria è nata in salute. "È stato un parto delicatissimo perché bisognava evitare ogni possibile rischio per la bimba e per la madre, sottoposta solo quattro mesi prima a un difficile trattamento endovascolare per risolvere una malformazione arterovenosa a livello cerebrale" ha spiegato Santangelo.
Attraverso i protocolli anti Covid attuati dalla direzione strategica del Cardarelli, la mamma è stata seguita con la massima sicurezza, in tutto il corso della gravidanza, negli ambulatori di ginecologia dell'Azienda ospedaliera partenopea. Poi, al termine della gestazione, è stato programmato il parto cesareo effettuato con la necessaria assistenza neonatologica, anestesiologica, neurologica e neuroradiologica presso l'Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia, che è hub regionale per le gravidanze ad alto rischio e altissima complessità.
"Voglio ringraziare tutto il personale del Cardarelli, che si è preso cura di me salvandomi la vita, prima, e regalandomi la gioia di diventare mamma, oggi" ha esclamato piena di felicità la donna.
Il commento dei direttori generale e sanitario Longo e Russo
Secondo il direttore generale Giuseppe Longo e quello sanitario Giuseppe Russo, "la storia di questa giovane mamma serve da esempio per ricordare lo straordinario lavoro che su tutti i fronti viene portato avanti dal Cardarelli. Il Covid ha pesato molto sull'organizzazione dei servizi, ma non ha mai fatto venir meno la certezza per tutti i nostri utenti di trovare qui una risposta pronta e concreta a ogni esigenza di salute".