Mercoledì 8 Maggio 2024

Andrea Covelli scomparso, trovato cadavere a Pianura: per i familiari è lui

Il 26enne, incensurato, era scomparso il 28 giugno. Non frequentava da mesi il quartiere: sul corpo diversi colpi di arma da fuoco, spari anche al volto

Polizia di Stato

Polizia di Stato

Napoli 1 luglio 2022 - Manca la conferma ufficiale, che verrà solo da analisi e riscontro testimoniali, ma il corpo trovato in via Padula nel quartiere napoletano di Pianura è con buona probabilità quello di Andrea Covelli, il ragazzo di 26 anni sparito lo scorso 28 giugno, secondo i familiari era stato rapito da due persone. Da quel momento del giovane non si sono più avute notizie.  

Il corpo gettato in un vallone, inoltre, secondo le prime informazioni, presenta diversi colpi d'arma da fuoco anche al volto. Il ventiseienne era stato per l'ultima volta ripreso dalle telecamere di sorveglianza di un bar in via Epomeo mentre, probabilmente sotto minaccia, saliva su uno scooter. 

Per i familiari si tratta di Andrea

Il corpo è stato riconosciuto dai familiari. Sui social congiunti ed amici del giovane esprimono il cordoglio per la scomparsa del ragazzo. Le condizioni del cadavere non hanno però consentito ancora un riconoscimento definitivo del cadavere che avverrà nelle prossime ore anche se la famiglia si è, appunto, mostrata particolarmente sicura sull'identità del corpo, dando l'annuncio sui social. La famiglia aveva organizzato una manifestazione per sollecitare le ricerche del giovane. Da quel momento nessuna traccia del giovane. "Mio figlio - aveva sottolineato la madre - è un ragazzo pulito. Lava le auto e fa il parcheggiatore. È un giovane pulito". 

 

Le paure della madre dopo la scomparsa

"Era uscito per compare dei cornetti per un'amica e non è più tornato: stiamo vivendo un incubo, rivoglio mio figlio", spiegava in quelle terribili ore Rosaria Vicino, madre del 26enne. Andrea era fermo, in sella al suo scooter, in attesa che si presentasse la sua amica, quando è stato affiancato da un altro scooter sul quale c'erano due persone: "Sembrava fosse una rapina - aveva aggiunto la mamma del giovane - gli hanno preso il telefono e il portafogli. Poi il passeggero si è messo alla guida dello scooter di Andrea e l'altro se l'è caricato sul suo. Da quel momento non ci sono più tracce di mio figlio. Siamo persone oneste che lavorano, stiamo vivendo un incubo". Le ansie di Rosaria trovano conferma nella tragica scoperta del cadavere, scoperta che sarebbe arrivata da una 'soffiata': ai familiari sarebbe arrivata una telefonata anonima giovedì. 

La mano della criminalità organizzata

E proprio giovedì, a 24 ore dalla scomparsa, i genitori del ragazzo avevano manifestato in strada per chiedere alle forze dell'ordine di attivarsi per ritrovarlo. Non si esclude che Andrea, pur estraneo alla criminalità organizzata, sia stato ucciso nell'ambito della faida che da mesi imperversa nel quartiere tra il clan Carillo e i Marsicano-Esposito attive nella zona che da via Napoli arriva sotto la collina dei Camaldoli, per la gestione delle piazze di spaccio.

La vittima era incensurata ma il fratello aveva aderenze con i Carillo, anche se non frequentava il quartiere da molti mesi. Non si esclude dunque la pista che porta a una vendetta. Nel pomeriggio le ricerche erano state condotte anche con l'ausilio di elicotteri e cani molecolari proprio nella zona della Selva, dove poi è stato trovato il corpo. Sul posto sono arrivati i familiari per il riconoscimento. 

Tra le ipotesi investigative quella di un'azione trasversale contro qualche esponente della famiglia ma non si esclude nessuna altra pista: si indaga sugli ultimi giorni di vita e le attività del giovane che è comunque incensurato e non è ritenuto legato a clan della criminalità organizzata. Gli inquirenti hanno tracciato gli spostamenti del suo scooter. Non si esclude nemmeno che il giovane sia stato attirato in una trappola prima del rapimento e dell'uccisione.