Mercoledì 24 Aprile 2024

Schiaparelli e la nuova avventura del pret-a-porter nel segno dell'esclusività

Presentata a Parigi la prima collezione della maison di Diego Della Valle. In passerella il guardaroba creato da Daniel Roseberry. Si ripescano temi dall’archivio, ma attualizzati con lavorazioni certosine e altissime

Alcuni modelli della sfilata Schiaparelli a Parigi

Alcuni modelli della sfilata Schiaparelli a Parigi

Parigi, 3 marzo 2023 - Fuga dal branding dilagante, alla ricerca della pura esclusività anche nel pret-à-porter. E ritorno alle icone della firma Schiaparelli, maison con sede in Place Vendome nell’atelier che fu di Elsa e che oggi appartiene a Diego Della Valle sempre più deciso a ritrovare fascino e autenticità di codici, come l’icona della serratura dorata, i riferimenti anatomici (mani, bocca, naso, occhi, dita dei piedi, orecchio), il dettaglio del metro da sarta. Allora negli anni Trenta e anche nei Cinquanta in giro nella moda non c’era niente di simile. Puro surrealismo applicato allo stile del vestire le donne. Dunque da qui è ripartito l’americano (del Texas) Daniel Roseberry, da alcune stagioni direttore creativo di Schiaparelli, per la prima collezione di pret-à-porter della maison che ha sfilato nelle magnifiche sale dell’Hotel d’Evreux indosso a 92 modelle per altrettanti look dal bianco e nero, al dorato, dal crema al bronzo, tra toni tenui ed opachi.

Al centro Diego Della Valle, proprietario della maison Schiaparelli
Al centro Diego Della Valle, proprietario della maison Schiaparelli

"La mia nonna Elsa stasera sta sorridendo da lassù" dice Marisa Berenson, attrice e modella di fama e gran classe nipote della grande stilista, indossando un tailleur Schiaparelli haute couture color melanzana coi disegni di Cocteau ricamati. Vicino a lei Diego Della Valle soddisfatto del lavoro di Roseberry che dice sorridendo: "Qui comincia l’avventura del pret-à-porter...", anticipando alcune felici aperture di boutique dopo quella recente a Londra da Harrod’s, come Los Angeles, Dubai, New York. Tra loro irrompe Jared Leto, che spopola un po’ dappertutto, tutto bardato con mantello e completo bianco e nero a motivi surrealisti di segni zodiacali e si piazza in prima fila per questo importante debutto sulla scena parigina.

In passerella un guardaroba di oggi e per sempre, che ripesca temi dall’archivio ma li attualizza con lavorazioni certosine e altissime, con forme avvolgenti ma contemporanee, con magnifici turbanti di raso in testa alle modelle e vari modelli di borse, oltre che magnifici gioielli. Camicie bianche e velluto nero combinati in modo un po’ teatrale, per donne che non vogliono mai apparire 'tranquille' o scontate ma che vogliono essere sedotte dalla maglieria grafica e dagli abiti da cocktail di jersey di seta nero che fanno tutt’uno con la morbida stola che si sdrappeggia sul dietro. Gioca anche col denim Daniel Roseberry e coi bottoni d’oro coi simboli forti della maison, con pellicce ecologiche di grande effetto, con la pelle sublime.

Da sinistra Jared Leto con il direttore creativo di Schiaparelli, Daniel Roseberry
Da sinistra Jared Leto con il direttore creativo di Schiaparelli, Daniel Roseberry

In passerella anche la nuova borsa di Schiaparelli che si chiama solo Schiap Bag, in pelle imbottita coi tratti iconici del metro da sartoria tra una striscia e l’altra del modello, spesso bicolore, chiusa dal buco della serratura tutto d’oro. E questo gioiello, spiega Diego Della Valle, viene prodotto nei suoi stabilimenti di pelletteria d’alta gamma a Tolentino, nelle Marche.