Venerdì 26 Luglio 2024
EVA DESIDERIO
Moda

L’addio di Sarah Burton ad Alexander McQueen: a Parigi sfila la donna normale (e quindi straordinaria)

Il messaggio della stilista nell’ultima passerella per il marchio dell’amico scomparso. Una collezione “ispirata all’anatomia femminile, alla regina Elisabetta I, al sangue, alla rosa”. Sul set le opere di Magdalena Abakanowicz, artista polacca di rottura

Parigi, 1 ottobre 2023 – Dieci minuti di standing ovation per Sarah Burton che ieri ha dato l’addio al marchio Alexander McQueen che aveva preso in mano dalla morte del suo amico e compagno di scuola Lee Alexander McQueen scomparso nel 2010 e mai dimenticato per il suo genio nel mondo del fashion. Ma anche Sarah Burton, direttrice creativa del brand che è nel portafoglio del Gruppo Kering, non ha scherzato in questi anni per bravura ed eleganza somma, frutto di studio e di passione infinita. Ha preso il posto di Lee Alexander dopo due mesi dalla morte di lui presentando a settembre 2010 la sua prima collezione a Parigi dove ieri ha trionfato come non mai.

La sfilata Alexander McQueen a Parigi
La sfilata Alexander McQueen a Parigi

Ieri alla fine di un defilé memorabile che riassume la sua maestria sartoriale e la sua superba fantasia Sarah ha abbracciato prima Anna Wintour, poi Francois Henri Pinault presidente e ad del Gruppo Kering, il marito David Burton, le ospiti Cate Blanchett, Eva Green, Elle Fanning, e poi commossa ed emozionata si è tuffata nel backstage tra le lacrime e i batticuori del suo team stilistico.

Ma dove andrà ora la Burton, la stilista che ha firmato l’abito da sposa bellissimo di Catherine Middleton ora Principessa del Galles, e che ha chiuso la sfilata con la falcata argentata di Naomi Campbell? Le voci si rincorrono, le potrebbe disegnare qualsiasi marchio della moda e del lusso tanto è brava, ma forse si prenderà un sabbatico per stare in famiglia e poi vedrà. Sarah è uno dei pochi esempi in questo mondo del fashion di donna normale, e dunque per questo straordinaria. Nel gruppo Kering ci sono alcuni marchi da rianimare, lei potrebbe essere la creativa giusta.

“Questa collezione è ispirata all’anatomia femminile, alla regina Elisabetta I, al sangue, alla rosa e ho voluto sul set le opere dell’artista polacca Magdalena Abakanowicz, creativa che rifiuta sempre di compromettere le sue visioni –  dice Sarah Burton  –. Lo show è dedicato alla memoria di Lee Alexander McQueen il cui desiderio era sempre stato quello di rinforzare il potere femminile. Ed è dedicata anche alla passione, al talento e alla lealtà del mio team”.

Alla fine esplode la voce di David Bowie in “Heroes” la canzone preferita di Alexander che è stata suonata anche al suo funerale. Memorie, nostalgie, rispetto, sono i valori che ha voluto esprimere ieri Sarah Burton con un defilé magnifico e perfetto, le giacche costruite sul corpo, gli abiti che sembrano fiori che sbocciano, le lavorazioni preziose dei tagli anatomici, il taschino a forma di coppa del seno, le schiene nude, le borse da rubare, le rose che si arrampicano sul corpo di modelle naturalmente formose, il rosso vivo che abbraccia la ragazza XXL. Inclusione davvero, per donne reali e non solo dee della passerella, questo il messaggio forte della stilista.