Venerdì 3 Maggio 2024

Più qualità, meno lusso sfrenato. Il Made in Italy va alla riscossa

La Milano Fashion Week celebra il Made in Italy con Gucci in primo piano e delusioni per Bottega Veneta. Loro Piana incanta con il cashmere, Eleventy punta sulla qualità accessibile e MSGM propone creatività sofisticata. Accessori di lusso da The Bridge e Mario Valentino, mentre MCM si distingue per la multifunzionalità

Milano Fashion Week, sfilata Iceberg (Ansa)

Milano Fashion Week, sfilata Iceberg (Ansa)

Roma, 27 febbraio 2024 – Una settimana felice, per prodotto e creatività, la Milano Fashion Week: cinque giorni fittissimi sotto il segno di un Made in Italy alla riscossa. E stavolta forse la più bella collezione è stata quella di Gucci che ha segnato una prima tappa del rilancio sotto le insegne di Sabato De Sarno. Buyer delusi invece da Bottega Veneta per una poesia del brand un po’ appannata e in calo, a parte l’impegno del direttore creativo Matthieu Blazy. Tutti i compratori italiani come stranieri strabiliano per le meraviglie di Loro Piana, col nuovo quartier generale di via Moscova a Milano, presentate all’insegna del cardo, il fiore che “pettina” il cashmere, e che compare anche nel logo del brand di proprietà del Gruppo LVMH.

Presentazione da meraviglia con tante mini sfilate in via Pontaccio dove c’è la sede di Kiton e dove è stata presentata la collezione donna per l’inverno 2024-2025 da Maria Giovanna Paone che ha ereditato dal padre, l’indimenticabile Ciro Paone. Senza tempo gli abiti lunghi bianchi di crepe con maxi spacchi laterali e glam quelli rosso scarlatto di raso di seta per la gran sera.

Il rispetto del consumatore è alla base della filosofia imprenditoriale di Paolo Zuntini, fondatore con Marco Baldassari (che fa l’uomo) del marchio sempre più in ascesa Eleventy, Ceo e direttore creativo responsabile di Eleventy Donna. "Non credo più nel lusso sfrenato – dice Zuntini – i prezzi devono essere rispettosi dei consumatori finali". Dunque saggezza e prudenza ma sempre all’insegna di una qualità assoluta: ed ecco shearling stampati, cashmere nuvola, colori cipriati e tanto bianco, pantaloni con elastico in vita.

Massimo Giorgetti fondatore e proprietario di MSGM ripensa ai “Cigni” di Truman Capote e manda in passerella abiti dalla creatività sofisticata, un po’ribelli ma mai troppo, look luccicanti fuori che nascondono un’anima più oscura e intrigante. Incuriosisce il mondo di Maison Jejia, marchio attivo dal 2010, nato dall’estro creativo di Anna Maria Marino. Tutto al di fuori delle mode del momento, tutto molto desiderabile.

Tantissime le presentazioni, specie di accessori. Come le borse di The Bridge, marchio nel portafoglio del Gruppo Piquadro di Marco Palmieri, che dal 1969 porta avanti la cultura dell’artigianalità, della pelle vegetale e della sostenibilità vera. Da Mario Valentino trionfano le ballerine per le ore eleganti e i pellami a specchio dorato, coi tacchi tecnologici mentre per la linea giovane ci sono i vaqueros borchiati. Da Rodo le catene delle borse da sera sono di perle e i tacchi sembrano usciti da una miniera d’oro tanto sono preziosi. Nell’universo di MCM c’è il logo che primeggia nelle stampe sul jeans e sulla pelle: per il marchio fondato a Monaco fascia medio alta del mercato e attenzione alla multifunzionalità dei prodotti, specie per il viaggio.