Venerdì 3 Maggio 2024

Molce Atelier: la moda che cura

Nell'idea che ciò che è rotto può essere riparato, a Milano un laboratorio sartoriale è dedicato alle donne vittime di violenza e abusi

Sarta all'opera

Sarta all'opera

Una seconda chance, la creatività come occasione per rielaborare un dolore e ricostruire la propria identità violata. In questo senso gli obiettivi che animano Molce Atelier - Sartoria terapeutica sono: la promozione dell’autonomia femminile, anche economica, attraverso l'apprendimento di un mestiere, agevolare l'empowerment e la riabilitazione delle frequentatrici, attraverso il lavoro manuale (in sé curativo e in grado di accrescere l'autostima) e attraverso un percorso di ascolto e sostegno psicologico. Molce Atelier è la sartoria terapeutica milanese dedicata a donne vittime di violenze e abusi, in condizioni di fragilità e insicurezza. Nata dall'unione di quattro donne Paola Maraone, psicologa clinica, specializzata nel sostegno alle donne vittime di violenza, Ilaria Solari, giornalista, esperta in questioni di genere, Samanthakhan Tihsler,sarta e stilista, appassionata di moda etica e tessuti sostenibili, e Fernanda Muniz, esperta di visual e fotografia, che insieme hanno deciso di usare le proprie competenze per creare un progetto unico che cura, e forma, gratuitamente, promuovendo l’inclusione lavorativa di donne che hanno alle spalle abusi, percosse, umiliazioni.

Acquisire competenze, ricostruire la propria autostima, lavorare per avere quell’autonomia finanziaria

Inaugurata due anni fa, nella periferia di Dergano, grazie a un bando della Scuola dei Quartieri, promosso dal Comune di Milano e dalla Comunità Europea, si muove seguendo due canali: corsi di formazione sartoriale e sportello psicologico di sostegno e ascolto. Qui, guidate da una sarta-stilista che è una professionista esperta nella didattica, con l’utilizzo di materie prime sostenibili e innovative, le donne vittime di violenze e abusi imparano tecniche di un mestiere antico ma ancora molto richiesto come la sartoria in uno spazio in cui si sentono accolte e ascoltate. In questo modo hanno l'opportunità di acquisire competenze, ricostruire la propria autostima, lavorare per avere quell’autonomia finanziaria che è la condizione necessaria per emanciparsi dai propri aguzzini. «Molce Atelier si rivolge alle donne senza diritti e senza possibilità di esprimere emozioni, italiane e straniere, che hanno alle spalle un comune percorso di sofferenza e abusi» leggiamo sul sito dell'atelier. La sartoria, infatti, non è solo un sapere da salvaguardare, ma anche uno straordinario antidoto alla sofferenza psichica, per restituire alle donne accolte gli strumenti per poter riscrivere le proprie vite, di recuperare la fiducia in se stesse, nella convinzione che un’esistenza maltrattata possa tornare a rifiorire. In tal senso la sartoria è un linguaggio universale, e ciò si rivela findamentale in un quartiere multietnico come Dergano. La sartoria unisce, in tutti i sensi: culture e tessuti.

La campagna crowdfunding a sostengo di Molce Atelier

Il progetto Molce Atelier è ora protagonista di una raccolta fondi su Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation, per finanziare l’assunzione per un anno della seconda sarta Yasmin e consolidare così il percorso verso la sostenibilità economica e umana dell’Atelier. Donando attraverso questo crowdfunding sarà possibile offrire un contratto di assunzione per un anno alla seconda sarta Yasmin, arrivata in Italia in fuga da guerre e violenze. La donazione, inoltre, permetterà di garantire continuità ai servizi gratuiti e a rispondere a nuove richieste, ad ampliare lo spazio di Molce Atelier per offrire a più donne la formazione sartoriale e il supporto psicologico e a produrre e vendere la prima Capsule collection creata dalle sarte, che saranno così finalmente inserite in un contesto lavorativo. In cambio, si potranno ricevere alcune ricompense esclusive, come capi sartoriali su misura della nuova collezione (t-shirt, gonne, pantaloni, ecc) con frasi ricamate a mano che promuovono l’empowerment femminile con slogan in tutte le lingue. «Come uno strappo può essere rammendato, dunque, una ferita può essere ricucita con cura, lavoro e carezze. Un’esistenza sgualcita può rinascere e fiorire di nuovo, come i tessuti che, tra le mani delle  donne, ritrovano nuova vita e splendore. Ecco perché quel verbo antico, molcere, lo abbiamo lucidato e fatto brillare nel nome che ci siamo date, Molce Atelier. La Sartoria che Cura, e forma, gratuitamente, promuovendo l’inclusione lavorativa di donne che hanno alle spalle abusi, percosse, umiliazioni» leggiamo sul sito di Produzioni dal Basso, dove sono disponibili anche le foto di alcuni proposte dell'Atelier.