Venerdì 26 Aprile 2024

Moda adattiva, i benefici e le principali collezioni

Inclusività, praticità, stile e autonomia sono alcuni dei requisiti che il settore dovrebbe garantire

Moda adattiva, shopping

Moda adattiva, shopping

Il dibattito sull'inclusività nella moda è un tema di cui si parla molto, ma che spesso non riceve il giusto spazio in termini pratici. L'argomento, di solito, tocca principalmente la forma fisica, con il tema della body positivity come cavallo di battaglia, ma anche l'inclusività di genere e di età sono elementi sempre più presi in considerazione, per un settore che dovrebbe rappresentare tutti. I risultati sono però ancora scarsi con passerelle che fanno sfilare la perfezione e vetrine che non sono in grado di soddisfare i bisogni di molti clienti. Il discorso dell'inclusività, inoltre, dovrebbe interessare anche la moda adattiva, vale a dire la parte del settore dedicato alle esigenze delle persone con disabilità. Nonostante brand e designers siano sempre più coinvolti da questo punto di vista, la strada da percorrere è ancora lunga.

L'importanza della moda adattiva

Per i più, i problemi in fase di shopping derivano dall'avere qualche taglia in più, qualche forma che non riempie al posto giusto l'abito dei sogni o mere questione estetiche. Nel caso in cui ci siano delle disabilità di cui tenere conto nel momento della scelta, la questione si complica notevolmente. In base ai dati forniti dall'Organizzazione mondiale della Sanità, in Europa sono circa una su cinque le persone che convivono con una qualche forma di disabilità. Per andare incontro alle esigenze di questa parte della popolazione è nata quella che viene chiamata moda adattiva, linee di abiti calzature e accessori che soddisfano le necessità delle persone con disabilità sia temporanee che permanenti. I capi sono pensati per essere indossati in autonomia e per essere comodi, con chiusure semplificate che sostituiscono zip e bottoni con velcro, niente etichette che potrebbero irritare la pelle e tessuti elasticizzati, più facili da indossare. Comfort e praticità ma anche stile, per permettere a tutti di sentirsi a proprio agio e il più possibile valorizzati determinando quindi una crescita dell'autostima e un maggiore benessere anche a livello psicologico. Dignità e indipendenza sono dunque le caratteristiche chiave della moda adattiva, che deve soddisfare il maggior numero di persone, possibilmente con prezzi accessibili.

L'esempio della South Wales University

Di recente, il team di designers del dipartimento di moda della South Wales University ha dato vita ad un progetto basato sulla moda adattiva e che mira ad aiutare i gemelli congiunti. L'idea nasce dal caso di Marieme e Ndeye, le sorelle siamesi con origini senegalesi giunte a Londra con il padre per sottoporsi ad un'eventuale separazione e stabilitesi in seguito a Cardiff. Come spiega il genitore, nonostante siano unite e abbiano organi in comune, le due bambine hanno personalità e gusti differenti, cosa che rende ancor più difficile trovare dei vestiti che le rappresentino e le rendano felici. Le gambe sono condivise, ma inevitabilmente il bacino è più largo rispetto alle misure standard, un discorso simile vale per gli arti superiori che sono tre, di cui uno in condivisione, caratteristiche che costringono le gemelle ad acquistare vestiti che devono essere modificati e riadattati. Qui interviene, o dovrebbe intervenire, la moda adattiva, fornendo capi che non solo soddisfino le esigenze pratiche ma anche quelle estetiche.

I principali brand

Tra le grandi firme, Tommy Hilfiger investe e produce nel settore dal 2017 con la linea Adaptive, che offre comfort e stile senza compromessi, con tessuti morbidi, etichette termoadesive, aperture magnetiche o a strappo e niente cuciture fastidiose. Per quanto riguarda le piattaforme online, è invece Zalando a distinguersi con le sue private label, che includono prodotti all'insegna della moda adattiva. In tema di brand popolari e alla portata di tutte le tasche, Primark ha deciso di puntare sull'inclusività con una nuova collezione di biancheria intima dedicata alle persone con disabilità. Inclusività nella scelta degli abiti dedicati alla quotidianità, per le occasioni speciali, ma anche nell'attività sportiva. Nasce così D-Different, la linea di abbigliamento italiana ideata da atleti disabili. Come nel caso degli esempi precedenti, obiettivo del brand è eliminare le barriere quotidiane in fatto di abbigliamento e garantire libertà di movimento con stile. Creata da atleti disabili e pensata per tutti, oltre ad essere made in Italy la collezione è anche sostenibile