Venerdì 3 Maggio 2024

Milleuna Fibbia

Al Museo del Bijou di Casalmaggiore una mostra dedicata alla storia della fibbia dal Settecento alla Dolce Vita

Una fibbia in mostra, foto di Michele Zanin, ph courtesy Museo del Bijou.jpg

Una fibbia in mostra, foto di Michele Zanin, ph courtesy Museo del Bijou.jpg

Il Museo del Bijou di Casalmaggiore, storico distretto di bigiotteria fin dal XIX secolo, ospita fino al 17 marzo la mostra dal titolo “Milleuna Fibbia, dal Settecento alla Dolce Vita” che narra la storia della fibbia attraverso una collezione tra le più importanti al mondo, quella di Enrico e Paola Pennasilico, cui si aggiungono i pezzi del museo stesso. L'esposizione è dedicata a questo gioiello funzionale fin dall'antichità e indispensabile complemento dei più originali outfit e, ancora oggi, utilizzata dalle più rinomate case di moda, e prevede un affascinante tour visivo con un focus dal Diciottesimo secolo alla metà del Novecento che propone via via modelli da scarpa, da cintura, da pantalone, da mantello, da cappello, fondamentali indicatori di status sociale, sempre al passo con innovazioni estetiche, tecnologiche e di materiali, per illustrare come le fibbie abbiano accompagnato l’evolvere del gusto e della moda, intrecciando costume, arte e gioiello.

Le parole dei curatori Bianca Cappello e Samuele Magri

Fermagli di forme e materiali diversissimi, le fibbie sono sempre state usate per chiudere le cinture, i bracciali o come ornamento di scarpe e abiti. Si affermarono nel '700, soprattutto per sfoggiare il proprio status sociale anche nelle scarpe. Come piccoli gioielli arricchiti di perle, pietre e metalli preziosi, cominciarono a diventare nel tempo via via più grandi tanto da risultare pesanti durante la camminata. «Le fibbie sono veri e propri gioielli funzionali, per secoli prodotti e proposti in pendant sia con i bottoni che con le collane, con i bracciali, gli orecchini e le spille. Venivano scelte in base all’outfit e all’occasione, al tessuto e al modello dell’abito ma anche al messaggio che si intendeva comunicare. Le più prestigiose gioiellerie, così come i grandi bigiottieri, hanno prodotto pezzi di grandecreatività con i più svariati materiali, sia preziosi che poveri, fibbie che ancora oggi ci ‘parlano’ dell’estro e della tecnologia del momento» spiega Bianca Cappello, storica del gioiello e curatrice della mostra con lo storico della moda Samuele Magri che sottolinea: «La fibbia ha sempre avuto un ruolo centrale nella storia della moda grazie alla sua capacità di adeguarsi alle necessità, ai trend e al gusto dell’uomo e della donna in ogni periodo storico».

Pezzi originali e incantevoli provenienti dalla collezione Pennasilico

In esposizione ci sono pezzi straordinari, selezionati dalla prestigiosa collezione Pennasilico che conta migliaia di esemplari e che si è formata in decenni di appassionata ricerca, vantando fibbie di grande valore insieme a piccole curiosità e pezzi di assoluta originalità: dalle fibbie Rococò da scarpa del Settecento in antimonio e strass, alle grandi e geometriche fibbie in bachelite dell’epoca Decò, passando da capolavori di arte orafa alle sinuose fibbie dalle forme naturalistiche dell’Art Nouveau. Inoltre, è possibile ammirare anche le fibbie custodite all’interno del Museo: «Le fibbie hanno attraversato i secoli cambiando fogge, colori, materiali”, afferma Letizia Frigerio, conservatore del Museo del Bijou di Casalmaggiore. «Ancora oggi hanno un ruolo imprescindibile nell’abbigliamento e nella moda. Un’occasione unica per ammirare pezzi di altissimo valore ma anche per valorizzare le fibbie originali, splendide e curiose del nostro patrimonio museale». L'allestimento è arricchito, inoltre, dalle gigantografie delle fibbie realizzate con gli scatti del fotografo Umberto Barone, presenti nel libro "Buckle Up! Due secoli di fibbie”.