Venerdì 19 Aprile 2024

Videogiochi assolti: niente rischi per le capacità d’apprendimento dei bambini

Una ricerca dell’Università di Houston esclude ogni collegamento tra ore passate alla console e sviluppo delle funzioni cognitive

I videogiochi non influiscono sull'apprendimento

I videogiochi non influiscono sull'apprendimento

Tutte quelle ore attaccati alla console rimangono magari un po’ troppe, ma i genitori possono stare tranquilli: i videogiochi non mettono a rischio le capacità cognitive dei bambini.

I bambini e i videogames

A tranquillizzare mamme e papà (e a dare un argomento in più ai figli) arriva uno studio dell’Università di Houston che assolve appieno i videogiochi da qualsiasi accusa di danneggiare il cervello dei più giovani: “Le nostre ricerche non hanno evidenziato alcun legame di questo tipo, indipendentemente dal tempo di gioco dei bambini e dai tipi di videogames scelti", ha dichiarato la professoressa Jie Zhang, co-autrice del lavoro scientifico, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Media Psychology.

Non contano né le ore né il genere di videogiochi

I ricercatori dell’Università di Houston hanno esaminato le abitudini videoludiche di 160 studenti preadolescenti, che hanno dichiarato di passare dalle 2,5 alle 4,5 ore al giorno impegnati alla console. Ogni singolo studente è stato poi sottoposto al Cognitive Ability Test 7, noto come CogAT, per valutarne le abilità qualitative e quantitative indipendentemente dalle valutazioni scolastiche.

Dall’analisi complessiva dei dati è emerso che né il tempo quotidiano dedicato ai videogiochi né la scelta di specifici generi avevano correlazioni significative con i valori espressi dai test CogAT. La conclusione dei ricercatori è quindi stata che non esiste un legame diretto tra i videogiochi e le prestazioni cognitive, a dispetto di quanto era stato ipotizzato.

Ma attenzione: è anche vero il contrario

Lo studio condotto all’Università di Houston ha però rivelato anche un altro aspetto della questione: alcuni tipi di videogiochi proposti sul mercato come in grado di aiutare i bambini a sviluppare le loro capacità cognitive non hanno dimostrato di produrre effetti misurabili.

Inoltre, per quanto il loro lavoro abbia scongiurato rischi per l’apprendimento innescati dai videogiochi, i ricercatori si sono sentiti comunque in dovere di evidenziare come sia anche emerso che il tempo alla console ha sottratto i giocatori più assidui ad altre attività più produttive… a partire dai compiti a casa. E i genitori tornano così ad avere una carta da giocare.

 

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