Venerdì 3 Maggio 2024

Nuovo sciopero globale Fridays for Future: cosa sono, storia, curiosità

Migliaia di giovani sono pronti a scendere in piazza ancora una volta per chiedere a istituzioni e Governi di agire contro il cambiamento climatico

Greta Thunberg durante il Fridays for Future del 6 ottobre 2023

Greta Thunberg durante il Fridays for Future del 6 ottobre 2023

L’appuntamento da segnare a calendario è fissato il prossimo 19 e 20 aprile: è in questa occasione che decine di migliaia di giovani (e non solo) torneranno a manifestare in giro per il mondo per Fridays for Future, il movimento nato sulla scia delle rimostranze dell’attivista svedese Greta Thunberg. Oggi più che mai, i membri del movimento chiedono alle istituzioni internazionali di attivarsi per il bene del pianeta Terra. Gli scioperi, assolutamente pacifici, sono stati organizzati proprio per sensibilizzare Governi e opinione pubblica sui pericolosi danni generati dai combustibili fossili che potrebbero mettere a repentaglio non solo la salute degli ecosistemi ma ovviamente anche degli esseri umani. “Abbiamo bisogno di riprenderci il futuro. Di agire per il benessere collettivo, fermando i progetti fossili confermati con il Piano Mattei come il raddoppio del gasdotto Tap, realizzando qui come altrove una transizione a pianificazione democratica”, così si è espressa a proposito Martina Campanelli, una delle portavoci del movimento, i cui principi quest’anno si intersecano anche con la lotta per il cessate il fuoco immediato nella striscia di Gaza.

Del piano Mattei, tra l’altro, si tornerà a parlare anche in concomitanza con prossimo G7, che si svolgerà in Puglia a giugno, anche se come spiegato da Leonardo Sordino: “Serve una spinta decisa verso l’uscita dal fossile, se vogliamo davvero rimanere i +1.5°C dobbiamo seguire le indicazioni che la scienza ci ha dato già da tempo. L’ultimo rapporto dell’Ipcc è chiaro: la transizione deve essere accelerata accompagnandola con misure di riduzione delle disuguaglianze come la cancellazione del debito”.

La storia di Fridays for Future

Sono in realtà diversi anni che movimenti studenteschi di giovani attivisti manifestano nel corso degli incontri al vertice dei leader mondiali sul tema del cambiamento climatico. Già nel 2015, per esempio, un gruppo di studenti aveva invitato ragazzi e ragazzi a scioperare in concomitanza con la COP21 di Parigi. Il movimento ha tuttavia preso davvero piede con le primissime proteste di una giovane ragazza svedese, l’ormai celeberrima Greta Thunberg, che nel 2018 ha iniziato a protestare di fronte al Parlamento svedese, il Riksdag, con un cartello in mano con su scritto "sciopero scolastico per il clima". Le sue rimostranze hanno alla fine sortito l’effetto sperato: la fama di Greta e la potenza del suo messaggio sono riusciti a diventare virali a tal punto da spingere migliaia di altri membri della Generazione Z a fare lo stesso, chiedendo ai rappresentanti politici in modo particolare di ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, principale causa dietro ad un aumento delle temperature che ormai non è più una semplice possibilità, quanto piuttosto una tragica certezza. La prima grande manifestazione mondiale del movimento Fridays for Future si è svolta nei quattro angoli del pianeta il 15 marzo 2019, con milioni di giovani in alcune delle più grandi metropoli al mondo, ma anche in Italia. L’ultimo evento in ordine di tempo era stato quello dello scorso 6 ottobre 2023 (il motto era “resistenza climatica”).

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