
Sapienza e passione. Due nuove etichette in casa Bertazzo 1840
Un’avventura imprenditoriale che abbraccia tre secoli. Era il 1840 quando Domenico Bertazzo, detto ’il capo’, diede vita a un’azienda agricola familiare a Villa Estense nella bassa padovana. I discendenti hanno portato avanti per generazioni l’impegno del capostipite, decidendo di puntare negli anni su una viticultura di qualità profondamente legata al territorio.
Con un occhio alla sostenibilità ambientale. La storica cantina di Monselice, ai piedi dei Colli Euganei, oggi conta su 70 ettari di vigneto con una densità di 4200 piante per ettaro con allevamento a doppio capovolto. Non solo. Le coltivazioni vengono gestite con un particolare sistema di potatura detto a sperone capofrutto che preserva la pianta dalle malattie dovute al taglio e riduce drasticamente l’utilizzo di trattamenti chimici, per un vino genuino di grande qualità.
L’imperativo di Bertazzo 1840 è valorizzare il territorio preservando dall’oblio i vitigni autoctoni. È proprio da questa filosofia che nascono due nuovissime etichette: ’La Vetta’, un Bagnoli Bianco Doc, spumante metodo classico Pas Dosè e il Friularo di Bagnoli Docg Riserva. L’antico vitigno autoctono del Friularo permette di ottenere vini rossi di corpo e strutturati, morbidi vini passiti, freschi ed eleganti spumanti.
Bertazzo 1840 declina il Friularo in queste diverse versioni, compreso un ripasso sulle vinacce. Tra le produzioni della cantina veneta si contraddistingue la Linea Premium, che oltre al Friularo di Bagnoli Docg include il Rosso Bagnoli Doc e il bianco, e di cui entrano a far parte anche le ultime referenze.
Bertazzo 1840 ha investito anche nell’acquisto di nuovi impianti di pigiatura e pressatura per garantire il massimo rispetto delle uve. La tecnologia del freddo adottata consente di controllare i mosti durante la fermentazione, preservando profumi e aromi dei grappoli, Per un vino qualitativamente elevato poco soggetto alla necessità di correzioni con pratiche di cantina.
Loredana Del Ninno