Venerdì 6 Giugno 2025
REDAZIONE MAGAZINE

Perché Pasqua non è mai lo stesso giorno (ma sempre di domenica)

Piccolo vademecum legato alla celebrazione della resurrezione di Gesù: com'è nata, come si decide la data, cosa c'entrano agnelli, conigli e uova di cioccolato

Buona Pasqua!

Domenica 12 aprile 2020 si festeggia la Pasqua, vale a dire la più importante festività del calendario cristiano, quella che celebra la resurrezione di Gesù Cristo. Approfittiamone per una rapida guida che risponda ad alcune domande: perché il giorno di Pasqua cambia di anno in anno? Che differenza c'è con la Pasqua ebraica? E cosa c'entrano gli agnelli, i conigli e le uova di cioccolato?  

Perché la data della Pasqua è mobile

Ogni anno la Pasqua si celebra in una domenica compresa fra il 22 marzo e il 25 aprile e si definisce bassa o alta a seconda del momento in cui cade. La scelta della domenica deriva dal fatto che nei Vangeli si legge che il sepolcro vuoto di Gesù fu scoperto il giorno successivo al sabato. La specifica domenica di ogni anno è invece legata al calendario lunare: è infatti fissata la domenica successiva al primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera. Inizialmente, però, la datazione della Pasqua fu motivo di controversie anche molto accese fra le Chiese d'Oriente e quelle d'Occidente, che la facevano cadere in momenti differenti. Sarà il Concilio di Nicea del 325 d.C. a stabilire un unico criterio, quello legato al calendario lunare. Il fatto che sia una festa mobile determina ogni anno date differenti per le altre celebrazioni a essa collegate, ad esempio Quaresima, Settimana Santa, Ascensione e Pentecoste.

Infinita speranza

La Pasqua ebraica

Il nome Pasqua deriva dall'aramaico "pasah", che significa "passare oltre". La Pasqua ebraica, chiamata Pesach, era originariamente legata all'attività agricola ed era dedicata alle primissime raccolte di frutti e coltivazioni. In un secondo momento divenne la celebrazione della liberazione degli Ebrei dalla schiavitù in Egitto e in particolare del giorno in cui Dio uccise tutti i primogeniti egiziani risparmiando quelli degli ebrei, le cui case erano distinguibili perché le porte erano state dipinte con sangue d'agnello. Proprio il "passare oltre" di Dio, il suo non soffermarsi, motiva i nomi Pesach e Pasqua. Pur essendo diverse, Pasqua e Pesach si festeggiano nelle medesime settimane e può capitare che i giorni coincidano: dipende dal calendario lunare adottato come riferimento dal Concilio di Nicea.  

Agnelli, conigli e uova di cioccolato

Proprio l'eccidio dei primogeniti d'Egitto, con il sangue d'agnello che salva quelli ebrei, è alla base della tradizione di mangiare carne d'agnello il giorno di Pasqua. Dal punto di vista simbolico, inoltre, l'agnello immolato è un diretto riferimento a Cristo che si sacrifica per il bene dell'umanità. La tradizione di decorare uova per abbellire le case deriva probabilmente da due fattori. Uno è anch'esso simbolico (dall'uovo nasce la vita, così come dalla resurrezione di Gesù dipende la vita eterna), mentre il secondo è più pratico: in passato, durante la Quaresima, era vietato mangiare carne e anche uova. Le galline, però, le depositavano comunque e da qui nacque l'usanza di bollirle fino a farle diventare durissime e poi di dipingerle con simboli e colori sacri. L'idea che le uova potessero essere di cioccolato è invece stata una felice intuizione commerciale avuta nel 1875 dai dirigenti di un'azienda dolciaria inglese, la Cadbury (che esiste ancora oggi). Riguardo ai conigli di cioccolato, anch'essi frequenti nelle celebrazioni pasquali odierne, non è chiaro come siano stati associali alla Pasqua, anche perché nei Vangeli non compaiono. Non è escluso che richiamino il concetto di fertilità, legato alle festività pagane dedicate all'arrivo della primavera.