Venerdì 26 Luglio 2024

Malattie agli occhi. Prevenire sempre

di Guido Guidi Guerrera Prevenzione. È la parola d’ordine per ridurre i rischi di eventuali patologie. Vale per ogni ramo della...

Malattie agli occhi. Prevenire sempre

Malattie agli occhi. Prevenire sempre

di Guido Guidi Guerrera

Prevenzione. È la parola d’ordine per ridurre i rischi di eventuali patologie. Vale per ogni ramo della medicina e vale, naturalmente, anche per l’oculistica. Non ha dubbi la dottoressa Chiara Lenzetti, figlia dell’ex primario di oftalmologia dell’Ospedale di Prato, e dirigente al reparto oculistico del policlinico di Careggi di Firenze. Lo spiccato interesse per la microchirurgia oculare l’ha spinta da sempre a occuparsi di interventi per il trattamento di cataratte complesse, ricorrendo anche alla chirurgia laser al fine di correggere difetti refrattivi.

Dottoressa, lei è ’figlia d’arte’. Un onere o un privilegio?

"Ho intrapreso gli studi presso la facoltà di medicina e chirurgia senza sapere con certezza quale specializzazione avrei scelto. Sulla mia decisione ha influito l’esempio di mio padre che ha improntato l’intera esistenza alla professione di oculista con amore e passione, senza però mai interferire sul mio percorso di studi. Lavorare al suo fianco – ora dirige il nuovo centro oculistico di Villa Fiorita – è non solo privilegio ma anche uno stimolo a migliorare".

Di cosa si occupa prevalentemente?

"Al momento sono dirigente medico presso il reparto oculistico di Careggi (SOD Ottica fisiopatologica) dove sono responsabile dell’ambulatorio di Neuroftalmologia. In particolare vengono trattati pazienti affetti da malattie neurologiche con coinvolgimento anche delle strutture oculari. Inoltre mi occupo di patologie legate al glaucoma in un ambulatorio specializzato nella cura ma anche nel trattamento chirurgico".

Cosa suggerisce per prevenire le più diffuse malattie degli occhi?

"Come in tutti i campi della medicina, la prevenzione rimane il primo approccio per ridurre i rischi di eventuali patologie conclamate. Saper riconoscere fin dai primi stadi la presenza di una patologia oculare rimane una responsabilità primaria per noi con screening che andrebbero sempre eseguiti in modo completo e costante. Per questo consiglio ai pazienti sopra i 50 anni una visita periodica ogni 12/18 mesi. L’indicazione cambia se si riscontrano patologie a rischio come nel caso di maculopatia o glaucoma, perché in questi casi i controlli vanno fatti con più frequenza".

Quali sono le nuove frontiere della chirurgia oculistica?

"Per affrontare patologie molto diffuse come il glaucoma si stanno sviluppando innovative opzioni mediche e chirurgiche. In particolare abbiamo ormai la possibilità di intervenire in fase di malattia precoce con tecniche mini-invasive ottenendo buonissimi risultati anche nel medio-lungo termine. Anche per quanto riguarda la maculopatia, che è una patologia degenerativa e cronica tra le più diffuse nella popolazione, ci sono molti studi in corso volti alla concreta possibilità di rallentare l’evoluzione della malattia, migliorando così la qualità di vita di questi pazienti".