Le vittime sono più spesso donne: troppo "grasse" oppure troppo magre, troppo basse o "pennellone", "piatte come assi da stiro" oppure con "il seno troppo pesante", con i capelli bianchi oppure "malate" di parrucchiere. Anche se non mancano gli uomini colpiti, come l’attore Jason Momoa, vessato non appena ha preso qualche chilo. A dire l’ennesimo basta al body shaming è Lizzo, pluripremiata cantante e rapper statunitense e simbolo della body positivity, che ha gelato i social scrivendo: "Non ho firmato per questa merda" e ancora "io smetto", lasciando intendere che le offese continue e gratuite al suo aspetto l’hanno messa spalle al muro costringendola a ritirarsi dal mondo della musica o quanto meno prendersi una pausa.
"Mi sono stancata – scrive la 35enne – di sopportare e di essere trascinata da tutti nella mia vita e su Internet. Tutto quello che voglio è fare musica, rendere felici le persone e aiutare il mondo a essere un posto migliore di come l’ho trovato io". Lizzo amaramente dice di "cominciare a sentire che il mondo non mi vuole. Sono costantemente alle prese con le menzogne che vengono dette su di me per ottenere prestigio e visualizzazioni… sono sempre il bersaglio di prese in giro a causa del mio aspetto".