Lunedì 9 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Zerocalcare sarà a ‘Più libri più liberi’. “Ma non con Chiara Valerio”

Il fumettista ha annunciato che parteciperà alla fiera, ma annullerà l’incontro con la direttrice artistica: “È impossibile da tenere”. Di Paolo: “Più efficace presenziare che abbandonare. È linciaggio nei confronti di Valerio”

Michele Rech, in arte Zerocalcare

Roma, 27 novembre 2024 – Michele Rech, in arte Zerocalcare, spiega di aver preso la decisione di annullare l'incontro con Chiara Valerio, curatrice di “Più libri più liberi”, dopo aver parlato anche con la casa editrice Bao Publishing “e aver compreso che condividevano il mio stesso disagio”.

"L'incontro previsto sull'editoria con la stessa Chiara Valerio era oggettivamente impossibile da tenere – ha scritto Zerocalcare nella sua lunga storia su Instagram – Non perché penso che sia un'appestata o che con lei non si possa parlare, anche quando ritengo stia sbagliando, ma perché mi pare impossibile glissare su questo tema e parlare d'editoria come niente fosse; e al tempo stesso mi pare grottesco pensare che un maschio tenga un incontro in cui spiega a una donna come avrebbe dovuto comportarsi in termini di femminismo”. 

Nella sua lunga riflessione Zerocalcare spiega anche: “Mi è sembrato sbagliato invocare il garantismo (che pure è un tema che mi sta molto a cuore in questo tempo di barbarie) per troncare una discussione sulla violenza di genere, senza problematizzare il calvario che tante donne incontrano nel denunciare gli abusi, la difficoltà di essere credute, di vedere riconosciuta la propria verità. Una discussione complessa che afferisce più alla cultura che alle procedure penali” ha scritto. "Credo che tutto, compresi i video, le comparsate televisive, letteralmente tutto almeno fino all'ultimo messaggio di scuse sia stato sbagliato – ha sottolineato il fumettista – Per come conosco Chiara Valerio ci credo che sia mossa da fedeltà a un principio e non da altro; ma quando quello che facciamo si presta a così tante strumentalizzazioni, quando diventiamo utili agli articoli della Verità, quando i nostri nemici ci prendono a simbolo, è il momento di fermarci a riflettere pure se siamo in buona fede”.

Mentre Bao “cancellerà tutti i panel della casa editrice in segno di discontinuità”, l’autore ha garantito che rimarrà attivo lo stand e il firmacopie, per la gioia dei fan che ogni anno fanno lunghe file, diventate ormai una tradizione.

"L'invito a Leonardo Caffo era inopportuno e non c'entra il garantismo ma appunto l'opportunità – ha commentato Paolo Di Paolo in un post su Facebook – Le proteste sono più che legittime e le riflessioni utili e feconde. Rispetto la scelta di chi non andrà ma non comprendo bene quale sia il senso: Caffo non ci sarà, e ciascuno potrebbe usare il proprio spazio per riflettere sulla questione” ha scritto. L’autore ha sottolineato il lavoro svolto dagli editori, dagli autori e le autrici e la possibilità di aprire discussioni sul tema della violenza di genere: “Anche laddove ci si volesse opporre a una scelta sbagliata o sanzionare un errore di comunicazione e di metodo, non potrebbe essere più efficace presenziare che abbandonare il campo? In assenza dell'ospite sbagliato e potendo usare tutti gli spazi per discutere dell'accaduto, e di violenza di genere, patriarcato, storture del discorso pubblico, perché non farlo?” ha chiesto. 

Di Paolo ha definito “linciaggio” la polemica che sta montando nei confronti di Chiara Valerio, affermando che ciò lo deprime e lo sconforta: “Il fatto è che se vogliamo difendere le persone, se vogliamo ricordarci che prima di tutto vengono le persone, dovremmo provare a impedire che qualcuno, chiunque, diventi un bersaglio. E il nostro margine di tolleranza dell'errore a che cosa è ridotto?” afferma lo scrittore che ha confermato la sua presenza alla Fiera della piccola e media editoria.

C.C.