Sabato 9 Novembre 2024

Verso lo Strega. Donna & under 50: la magnifica dozzina si rinnova così

Svelati i finalisti 2024: sette le autrici, sette gli scrittori tra i 29 e i 46 anni. Tra i favoriti Di Pietrantonio, Valerio, Voltolini, Lattanzi, Di Paolo .

Premio Strega

Premio Strega

Sette donne su 12, sette under 50 su 12: la dozzina del Premio Strega, resa nota ieri, vede in gara due titoli di Einaudi, Cose che non si raccontano di Antonella Lattanzi, 45 anni, già data tra i favoriti grazie alla cruda potenza con la quale l’autrice scrive il dolore della mancata maternità e l’Età fragile – il romanzo di una madre che si specchia nella figlia – della 62enne Donatella Di Pietrantonio, già Premio Campiello 2017 con l’Arminuta, anch’ella tra i nomi di punta di questa edizione. Torna in gara tra i dodici dopo 14 anni Sellerio (l’ultima volta era stato nel 2010 con Prenditi cura di me di Francesco Recami, mentre in cinquina non entra dal 2006) con Chi dice e chi tace di Chiara Valerio, 46 anni, anche lei favorita alla volata finale grazie al suo “giallo“ (vagamente alla Simenon) che è in realtà la storia di due donne innamorate l’una dell’altra nel mondo patriarcale della provincia italiana.

Completano la squadra delle scrittrici Melissa Panarello, 38 anni, con Storia dei mie soldi (Bompiani) in cui racconta il post-100 colpi di spazzola bestseller 2003 e film (di Guadagnino, 2005); Raffaella Romagnolo, 53 anni, con Aggiustare l’universo – storia di una bambina ebrea e della sua maestra in quel di Borgo di Dentro, 1945 – su cui punta Mondadori; Valentina Mira, 33 anni, con Dalla stessa parte mi ritroverai (Sem), su Mario Scrocca, il venticinquenne morto impiccato nell’87 mentre era rinchiuso in una cella antisuicidio di Regina Coeli, sospettato di avere partecipato alla strage di Acca Larenzia; Sonia Aggio, 29 anni, con Nella stanza dell’imperatore (Fazi), l’epopea di Giovanni Zimisce, soldato, grande condottiero e poi imperatore bizantino.

Verso la cinquina – che sarà resa nota il 5 giugno – il 64enne Dario Voltolini con Invernale (La nave di Teseo), dialogo fra ricordi e pudori con il padre scomparso troppo presto, e Paolo Di Paolo con Romanzo senza umani (Feltrinelli): il 40enne Di Paolo, già finalista dello Strega 2013 con Mandami tanta vita e vincitore del Viareggio nel 2020 con Lontano dagli occhi, impegna qui il suo protagonista nella missione di ricostruire se stesso attraverso la memoria degli altri, tra i “disastri climatici“ esistenziali. In gara Adrián N. Bravi, 60 anni, argentino di lingua italiana, bibliotecario all’università di Macerata, con Adelaida (Nutrimenti), la storia di arte e rivoluzione di Adelaida Gigli, nata a Recanati nel 1927 (e morta a Recanati nel 2010), figlia del pittore Lorenzo Gigli che durante il fascismo lasciò l’Italia per Buenos Aires con tutta la famiglia; poi ancora: il poeta 61enne Tommaso Giartosio con Autobiogrammatica (minimum fax), "il racconto di un’esistenza – unica e comune – come la storia di un linguaggio", e il 41enne Daniele Rielli con Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale (Rizzoli), dramma ecologico (l’epidemia di Xylella in Puglia) e romanzo di famiglia.

Restano fuori Fulvio Abbate (con Lo Stemma) che si era autopresentato e L’ultima spiaggia di Carmen Laterza, autopubblicato. Come ha sottolineato Melania Mazzucco, presidente del Comitato direttivo, nella dozzina "prevalgono autrici e autori nati fra gli anni ’70 e ’80 del Novecento; si diradano le voci antiche (quest’anno assenti), mentre si affacciano le nuove dei nati nell’ultimo decennio del XX secolo, ma ancora nessuno nel XXI. Ritorna il romanzo d’impianto più classico, sia d’ambiente contemporaneo sia storico, con una lingua media, spesso intarsiata di dialetto e un ritmo rapido, talvolta adattato alla serialità televisiva". Il vincitore (o la vincitrice) il 4 luglio.

c.d.c.