Torino, 9 maggio – Il Salone del Libro di Torino ha cancellato la presentazione di Vittorio Sgarbi, perché candidato per Fratelli d'Italia nella circoscrizione Italia Meridionale alle elezioni europee di sabato 8 e domenica 9 giugno.
Sgarbi avrebbe dovuto presentare il suo ultimo libro, “Michelangelo, rumore e paura” (edizione La nave di Teseo) domenica 12 maggio. “Mi rassicura la casa editrice che non si tratta di una censura personale – ha comunicato il critico – ma di una norma non scritta che prevede che chi è candidato alle elezioni in regime di par condicio non possa presentare un libro”. Tuttavia commenta sostenendo che la questione è “strana”: “ma ben oltre l'assurdità, essendo il salone del libro a Torino e io candidato alle europee nel meridione d'Italia” ha dichiarato. Per lui, “la misura coercitiva” è “un segnale inquietante per la riconosciuta contrapposizione tra politica e cultura” di cui ritiene di essere stato vittima in tempi recenti.
“Seguiamo le regole della campagna elettorale, naturalmente – ha risposto la direttrice del Salone Annalena Benini – i politici candidati, mi sembra anche una questione di eleganza, non possono presentare i libri, ma il Salone è aperto a tutti e accoglieremo tutti con gioia”. Anche il vicepremier Matteo Salvini non presenterà il proprio volume, ma si limiterà a un firma-copie.
“Auspico che Sgarbi possa sempre presentare i suoi libri ovunque. Anzi, prima o poi gli chiedo anch'io di poter presentare con lui un suo libro” ha detto all'ANSA il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, anche lui presente oggi all’inaugurazione del Salone. Il ministro ha definito “pace e abbracci” il suo rapporto con Sgarbi, ma alle domande sulla cancellazione del libro del critico dalla programmazione ha risposto: “non conosco i regolamenti e non conosco la questione”.