Londra, 4 giugno 2024 – Secondo uno studio eseguito nel Regno Unito e in Irlanda, i bambini leggono meno libri e in generale leggono testi meno impegnativi. Il report 2024 “What Kids Are Reading” realizzato da Renaissance, compagnia internazionale che si occupa di fornire e supportare l’apprendimento per i bambini, ha sondato più di 1,2 milioni di alunni in circa 6500 scuole, rilevando una diminuzione del 4,4% nel numero di libri letti dagli studenti rispetto all’anno scorso.
Come riporta The Guardian, il risultato sembra essere dovuto alle assenze da scuola dovute al Covid e alla mancanza di tempo dedicato alla lettura. Il calo riguarda principalmente le scuole secondarie, sia per la difficoltà dei libri letti, sia per il numero. Gli studenti leggono testi progressivamente più impegnativi fino a 10-11 anni (la classe “Year 6”, corrispondente della quinta elementare in Italia): il livello di difficoltà dei testi sembra poi stabilizzarsi fino ai 13-14, per poi calare drasticamente con l’inizio delle scuole secondarie superiori. Senza contare il primo anno di pandemia, dall’inizio della ricerca di Reinassance nel 2008, questo è il primo anno in cui si registra un tale calo (4,4%) nel numero di libri letti.
Secondo il professore dell’università di Dundee Keith Topping, riporta il Guardian, i dati sono “lievemente preoccupanti”, ma sono da come una conseguenza del Covid: “Ci sono diverse possibili ragioni per il calo, ma il numero elevato di alunni persistentemente assenti da scuola post-Covid è probabilmente il fattore principale” ha dichiarato. Più tempo gli studenti dedicano a leggere a scuola, maggiore sarà il loro impegno nella lettura, secondo lui. Per questo, sostiene Topping, “il Dipartimento per l'Istruzione e le altre autorità regionali dovrebbero attuare alcune misure per incoraggiare le scuole a dedicare più tempo alla lettura”.
Sebbene il report "What Kids Are Reading" si basi principalmente su uno studio condotto da Renaissance, il rapporto include anche i risultati di un sondaggio su 71.351 alunni condotto dall’ente di beneficenza National Literacy Trust. Questi dati hanno mostrato una diminuzione del 26% nel numero di bambini che leggono quotidianamente nel loro tempo libero dal 2005.