
Simone Sproccati, in arte heysimo (Foto Marco Cordaro)
Una personalità composita, un artista a tutto tondo: Simone Sproccati, in arte heysimo, è un dj, producer e sound engineer. In sostanza, la sua vita è un succedersi di suoni ed emozioni. Tra le sue attività ci sono anche quelle di socio del Crono Sound Factory e responsabile audio per l’Italia di Red Bull. Oltre a quella come dj e "maestro di cerimonia" della festa indie del Magnolia all'Idroscalo.
Simone, come hai iniziato a fare il produttore?
«Io ci sono arrivato dopo un percorso tortuoso. Ho iniziato volendo fare il chitarrista. Avevo iniziato a scrivere canzoni da molto piccolo, poi ho scoperto i vari ruoli che ci sono nella musica, anche quelli maggiormente dietro le quinte. Da ragazzino amavo i Vanilla Sky e ho scoperto che il chitarrista e cantante aveva fatto anche tutta la parte in studio dei brani della band e sono rimasto folgorato. Ho scoperto un mondo che non sapevo esistesse e ho iniziato a informarmi».
Come si diventa producer?
«Me lo chiedo spesso, in studio con me ho ragazzi giovani che stanno iniziando. Quello che continua a fare la differenza sono le idee: consiglio di scrivere tanto, comporre tanto e avere il coraggio di proporre cercando di non farsi demoralizzare dai rifiuti che inevitabilmente arrivano lungo il percorso».
Ormai da anni ti occupi di ‘Wow la festa indie’ al Magnolia di Segrate. Come è cambiato l’indie e il pubblico di questa serata?
«C’è stato un ricambio incredibile dopo la pandemia rispetto al periodo precedente. Sono cambiate le facce e l’età media, che oggi è più bassa ovvero sui vent’anni. Rispetto al passato il pubblico dell’indie di oggi è molto meno rigido. È molto bello il fatto che adesso nel corso della stessa serata la musica indie sia la base, ma possiamo anche passare al pop e al rap. C’è una sorta di promiscuità musicale nel pubblico indie di oggi che è molto interessante. Durante ogni serata porto con me un totale di 700-800 canzoni. Non vengono suonate tutte, ma è importante essere pronti e capire come reagisce il pubblico alle proposte che gli vengono fatte».
Hai lavorato con tanti artisti, ce n’è uno che ti è rimasto particolarmente nel cuore?
«Salmo, con lui ho lavorato come sound engineer al disco ’Playlist’. Sono stato con lui un’estate intera. Il suo livello di apertura, visione e passione mi ha segnato. Ha una profondità musicale che non ho visto in nessun altro».
Un talento con cui ti piacerebbe collaborare?
«Angelina Mango. Abbiamo fatto qualche piccola cosa anni fa, ma nulla che si sia concretizzato. Se oggi come producer penso a un talento esplosivo in Italia, è sicuramente il suo».
I tuoi progetti futuri?
«Sono molto concentrato sul lavoro in studio, sto lavorando ai dischi di Niveo e Delvento. Sono progetti molto contaminati, mi piacciono. Anche il singolo ’Centrale elettrica’ che ho fatto con Paola Pizzono e Not Good sta andando bene. A settembre riprenderà la stagione del Magnolia con un upgrade».