Martedì 30 Aprile 2024

Greenaway esplora l’avventura di morire

A Lucca le riprese del nuovo film del regista britannico, con Dustin Hoffman e Helen Hunt. "La fine della vita è in prima pagina ogni giorno"

Helen Hunt e Dustin Hoffman, star del film di Peter Greenaway girato a Lucca

Helen Hunt e Dustin Hoffman, star del film di Peter Greenaway girato a Lucca

Lucca, 14 aprile 2024 – “Ero venuto circa dieci anni fa a Lucca per la prima volta e mi ero subito innamorato". Un amore potremmo dire sbocciato in pieno quello tra lo scrittore e regista britannico Peter Greenaway e Lucca. Un amore divenuto sterminato e da cui è nato un film – da alcune settimane in fase di riprese – che darà alla città l’ennesima ribalta internazionale.

Lucca si è trasformata da giorni in un set d’eccezione e ieri, nella sede del Comune, alla notizia ufficiale della produzione del film è seguita la consegna del Premio Città di Lucca assegnato a regista e a parte del cast. Un cast da favola: basti citare i nomi dei due premi Oscar Dustin Hoffman ed Helen Hunt che saranno affiancati da Sofia Boutella, Giacomo Gianniotti, Jonno Davies e Laura Morante. Il film sarà prodotto da Facing East e Jumpy Cow (la pellicola cinematografica avrà titolo Lucca mortis , anche se lo stesso regist a ha tenuto a specificare che l’ultima parola spetterà comunque alla produzione).

Per testimoniare tutta la riconoscenza nei confronti di una produzione di tal livello dunque ieri pomeriggio in Comune la consegna del Premio. E tra gli applausi e i flash delle macchine fotografiche, ad attendere regista e attori c’era l’amministrazione comunale con in testa il sindaco Mario Pardini e l’assessore al Turismo Remo Santini, visibilmente emozionati per l’evento.

Un gesto tangibile che ha sottolineato l’importanza, per la città, di una presenza artistica di così alto livello, trasformandola in un set a cielo aperto e che spiccherà, in termini di notorietà, in ogni angolo del mondo. Indubbiamente la presenza di Dustin Hoffman ha catalizzato l’attenzione principale: un attore di chiara fama mondiale, amato e apprezzato per l’innumerevole scia di film che hanno fatto la storia del cinema contemporaneo, con interpretazioni memorabili in Kramer contro Kramer, Il laureato, Rain Man e, da giornalisti, come non citare Tutti gli uomini del Presidente. Una filmografia sterminata per l’attore di Los Angeles, un mito e un’icona del mondo del cinema. Così come la presenza di Helen Hunt, famosa e amata dal pubblico con multiple nomination agli Oscar (vinto nel ’98 con Qualcosa è cambiato), Emmy, Golden Globe e Bafta. Svelata anche la trama della sceneggiatura. È stato proprio il regista Peter Greenaway a parlarne: "Il tema di questo film è molto rilevante e attuale in questi tempi – dichiara il regista – in cui l’argomento della fine della vita è notizia di prima pagina ogni giorno; sono molto entusiasta di lavorare con attori straordinari e collaboratori personali per portare questa storia particolare sul grande schermo".

Un tema sicuramente profondo, su cui il film fa perno con quella che Greenaway suggerisce come una "provocazione ironica, perché il film è pronto a chiedersi seriamente se la morte è necessaria e, se lo è, perché non dovremmo essere disponibili a decidere dove e quando? E anche come? Se veramente dobbiamo morire, non dovremmo essere coinvolti nella decisione?" Domande come pietre, dunque, che entrano nel vissuto e nell’umanità del personaggio interpretato da Dustin Hoffman e dove gli interrogativi sono apparentemente facili da porre quanto ardui, dal punto di vista esistenziale, da affrontare. "È la storia di un uomo intelligente la cui ultima grande avventura è destinata a essere la sua morte: vuole renderla elegante e sensata, ordinata, con il minor numero possibile di punti interrogativi".

Dustin Hoffman interpreterà dunque un uomo che, dopo il crollo delle Torri Gemelle tornerà a Lucca per riscoprire le proprie origini. Una città, Lucca, che forse anche per le due dimensioni a misura d’uomo è riuscita ad entrare pian piano nel cuore dei due attori premi Oscar: "Vedere Lucca è un dono, come è un dono avere la possibilità di lavorare qui. Se tornerò qui per le vacanze? Credo proprio di sì, la città è piaciuta tantissimo alla mia famiglia. Mia figlia ha detto che vuole venire qui a vivere" è stato il commento di Dustin Hoffman, cui ha fatto eco Helen Hunt: "Lucca è bellissima. Mi piace ogni singola parte della città, la sto vedendo tutta. Credo che tornerò nei prossimi mesi, anche per le vacanze. Amo le Mura. Lavorare qui è veramente molto bello".

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