Giovedì 25 Aprile 2024

Gianni Morandi, sorpresa da Oscar: ora vado in Corea

La sua 'In ginocchio da te' nella scena clou di 'Parasite'. "Non ne sapevo nulla. Quel brano fu arrangiato da Morricone"

Gianni Morandi

Gianni Morandi

Bologna, 11 febbraio 2020 - Sono tutti in ginocchio, fisicamente. E metaforicamente. La famiglia proletaria che si è insinuata come un parassita nella casa dei quartieri alti e che di colpo si trova all’angolo, in una situazione apparentemente senza via d’uscita. Sul piatto un 33 giri; potendo fermare il fotogramma si distinguerebbe il marchio RCA. Parte la musica, è 'In ginocchio da te', canta Gianni Morandi. In 'Parasite' di Bong Joon-ho, il film che dalla Corea con furore ha sconquassato le certezze degli Oscar portandosi a casa quelli più pesanti.

Morandi in un film coreano? "Anch’io ci sono rimasto".

Gianni Morandi, ma lei non sapeva veramente niente? "No, giuro. Sono andato a vedere il film a Bologna con mia moglie, quando ancora non era diventato il ’film da vedere’. Sì, certo, aveva vinto la Palma d’oro a Cannes e qualcuno mi aveva soffiato, guarda che nel film c’è una tua canzone..."

E lei è andato a toccare con mano. "Sì, appunto, sono andato e devo dire che in questa sala quando è arrivata la scena ed è partita 'In ginocchio da te', il centinaio di spettatori presenti, che naturalmente mi avevano visto entrare in sala, si sono girati all’unisono; nei loro occhi la sorpresa e una frase non detta: ’ma cosa c’entra questa canzone...’. E anch’io sono rimasto sorpreso. E compiaciuto".

Quindi conferma: prima lei non ne sapeva niente e non ha mai incontrato il regista... "Mai. Mi hanno detto che il padre aveva una collezione di vinili e c’era anche il mio, così Bong Joon-ho lo ha scelto alla cieca, direi per la melodia più che per il testo..."

Incredibile che il titolo del brano coincida con il mood della scena. Comunque, dice che l'ha scelta per la melodia? "Credo che lui sia rimasto colpito in primo luogo dalla sonorità della canzone. E avrebbe un senso, perché quel brano è stato arrangiato da Ennio Morricone che all’epoca lavorava alla RCA, arrangiatore nel campo della musica leggera. È lui che ha dato le pennellate di colore al brano".

Il cinema straniero aveva già attinto a qualche sua canzone? "Direi di no... Ah sì, Ridley Scott nel film sul sequestro Getty...".

'Tutti i soldi del mondo'. "Quello, lì fa sentire un mio brano. Vabbè, in Italia tantissime volte: dal Sorpasso a Diciottenni al sole ...".

Musicarelli a parte. "In quel caso io ero il protagonista. Proprio In ginocchio da te diretto da Ettore Maria Fizzarotti è stato il mio primo musicarello. Non avevo ancora vent’anni quando lo girai, anzi li ho compiuti proprio sul set".

Li ricorda con amore o con rabbia? "Con grande riconoscenza. Molte mie canzoni vivono ancora grazie a quei film che vengono regolarmente passati in televisione. Film di serie B, certo, che venivano girati quasi esclusivamente a Napoli, ma che contribuirono a salvare commercialmente la potente Titanus di Goffredo Lombardo che era sull’orlo del crac grazie al Gattopardo di Visconti e Sodoma e Gomorra di Aldrich. Quelle mie vecchie canzoni sono entrate nella memoria collettiva anche grazie a quei videoclip ante-litteram".

Lei ha girato con Germi ma stava quasi per finire su un set di Visconti. "Ci conoscevamo bene e un giorno il suo sceneggiatore, Enrico Medioli, mi disse che avevano un progetto e volevano coinvolgermi: un film stile Rocco e i suoi fratelli ma ambientato nel mondo della musica leggera. Accanto a me volevano Patty Pravo. Ma se n’è solo parlato, non si è mai arrivati a un progetto vero e proprio".

Torniamo alla canzone in ’Parasite’... "Sono molto legato a lei, in qualche modo è stata la canzone della svolta: 17 settimane al numero uno, ha girato il mondo, in Francia è stata interpretata da Dalida, ha fatto sfracelli in Sudamerica, ma non mi risultava che fosse conosciuta anche in Corea, un Paese dove non sono mai andato. Chissà, adesso potrebbe essere la volta buona".

Pensa di contattare il regista? "Mi piacerebbe conoscerlo. Pare che qualcuno gli abbia detto: ma lo sai che quel cantante è ancora vivo?".

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