Sabato 31 Agosto 2024
ANDREA SPINELLI
Magazine

Eurovision 2024. Gran finale nella notte: la Svizzera “neutrale“ batte tutti a sorpresa

La rimonta al televoto di Eden Golan non basta. Seconda la Croazia, settima l’Italia . Ore di tensione per le proteste anti-Israele: la cantante fischiata durante la diretta. .

Eurovision 2024. Gran finale nella notte: la Svizzera “neutrale“ batte tutti a sorpresa

Eurovision 2024. Gran finale nella notte: la Svizzera “neutrale“ batte tutti a sorpresa

Per le giurie è un plebiscito: a vincere il 68° Eurovision Song Contest è la Svizzera con Nemo e la sua The Code, Israele è a metà classifica. Poi il verdetto del televoto: 323 televoti a Israele, che balza in testa. Poi il primo colpo di scena: 306 televoti all’Ucraina, che balza in testa, poi 337 alla Croazia, che balza a sua volta in testa. Infine il televoto per la Svizzera: 226, e con 591 di punteggio finale è Nemo a vincere. Seconda la Croazia, a seguire Ucraina, Francia, Israele, Irlanda e Italia, con la nostra Angelina Mango, settima.

Aspettando la proclamazione a tarda notte in diretta su Raiuno del vincitore di questa 68ª edizione, ieri alla Malmö Arena a farla da padrone sono stati i problemi della minaccia di clamorose azioni dimostrative anti-israeliane degli attivisti pro-Palestina dentro (in euro-diretta sonoramente fischiata l’esibizione di Eden Golan con la sua Hurricane), e fuori dalla sala: contestazioni che hanno tenuto sul filo le forze di sicurezza mobilitate per tutta la durata dello show. A questo proposito, oltre al 6O° anniversario della prima vittoria italiana, quella della Cinquetti con Non ho l’età, a Malmö ricorreva pure quello della prima contestazione all’Eurovision, attuato subito dopo l’esibizione della svizzera Anita Traversi con l’irruzione sul palco di uno striscione contro le dittature della penisola iberica su cui era scritto "Boicotta Franco e Salazar".

Al tempo non c’era il digitale e quindi l’opportunità, come predisposto in regia, di cambiare segnale commutandolo con un semplice click sulla registrazione dello show realizzato venerdì sera per le giurie, identico in tutto e per tutto alla diretta di ieri, tranne, ovviamente, che per la spasmodica liturgia delle votazioni finali. Quella che ha visto Mario Acampa assegnare i “douze points” dell’Italia.

La questione israeliana s’è fatta sentire con decisione nel pomeriggio con la rinuncia per protesta alle ultime prove della irlandese Bambie Thug, ma anche dal francese Slimane, che ha interrotto il suo set per invocare la pace, e pure dalla portavoce norvegese di origini italiane Alessandra Mele, che ha abbandonato lo show con un post, "A Gaza è un corso un genocidio, aprite i vostri occhi, aprite i vostri cuori", sostituita in extremis dalla veterana Ingvild Helljesen.

I malesseri delle diverse delegazioni erano già affiorati in mattinata quando, alla tradizionale sfilata delle bandiere, non si erano presentati, sempre per solidarietà col popolo di Palestina, l’irlandese Thug, la greca Marina Satti e lo stesso vincitore, lo svizzero Nemo.

Niente galli tastieristi ieri sera sul palco dell’Eurovision Song Contest dopo la squalifica dei Paesi Bassi e la rimozione del kitschissimo set di Joost Klein. L’interprete di Europapa è stato, infatti, escluso dalla gara poche ore prima della diretta. all’esclusione del concorrente olandese (che i segnali della vigilia davano, comunque, destinato a occupare un posto nella parte alta della classifica finale), la decisione dell’ European Broadcasting Union ha chiuso una vicenda che era stata aperta venerdì da una addetta alla produzione del programma con un reclamo alla polizia svedese contro Klein, prima sospeso e poi squalificato dall’Ebu ritenendo che, alla luce di ulteriori accertamenti, non sarebbe stato "appropriato" fargli continuare il concorso. Misura durissima, che l’Ebu ha accompagnato con un comunicato in cui ribadisce la sua "politica di tolleranza zero per i comportamenti inappropriati", rimarcando la volontà di "garantire un ambiente di lavoro sicuro" a tutti i dipendenti e ai partecipanti all’Eurovision.

La versione della tv pubblica olandese Avrotros è arrivata di lì a poco con un messaggio su Twitter (o X che dir si voglia) spiegando come Joost, una volta sceso dal palco, si sia rivolto minacciosamente a una cameramen che insisteva nel riprenderlo, senza però arrivare al contatto fisico. Elemento che renderebbe la sanzione sproporzionata rispetto all’accaduto. Sia come sia, l’esclusione ha comportato un ricalcolo dei punti già assegnati dalle giurie nella serata di venerdì, mentre ieri, pur figurando nel tabellone al numero 5, Europapa è stata esclusa dal televoto.