Giovedì 16 Maggio 2024
ANDREA SPINELLI
Magazine

C’è una Drusilla cantante: "Punto a Sanremo"

Esce il primo album della Foer: brani scritti per lei da autori affermati. "All’Ariston ho fatto bei ‘pipponi’, ci tornerei con una canzone"

Drusilla Foer, personaggio interpretato da Gianluca Gori. Il suo primo album è Dru

Drusilla Foer, personaggio interpretato da Gianluca Gori. Il suo primo album è Dru

Orgogliosamente fuori tempo. "Non pensavo di meritarlo, esattamente come non si pensa di meritare un grande amore" dice Gianluca Gori, pardon Drusilla Foer, parlando di Dru , il suo primo album presentato ieri sera al Blue Note di Milano (dove torna dal 7 al 9 dicembre). Salvo poi ammettere di essere "un ‘soggettino’ abbastanza fortunato in amore", compreso quello per una certa musica d’antan "irrorata di pudore e di coraggio, di rabbia e calma, di note giuste e sbagliate, di respiri, pensieri, sorrisi e civetteria". A realizzarle il sogno davanti agli occhi, un autore, arrangiatore, produttore di lungo corso come Franco Godi e uno stuolo di autori fra cui Pino Donaggio, Maurizio Piccoli, Pacifico, Vittorio Cosma, Mariella Nava, Giovanni Caccamo, Mogol, Donida, Tricarico, Luca Rossetti, ma anche Ditonellapiaga e Fabio Ilacqua. Tutto nell’attesa di tornare a teatro a gennaio con Venere nemica , ispirato alla favola di Apuleio Amore e Psiche . Tour di presentazione del disco nelle Feltrinelli con tappe oggi a Milano, il 23 a Bologna, il 27 a Firenze.

Ha chiesto a Mariella Nava una canzone sul pregiudizio, padre di tutti i vizi. Anzi di tutti i mali.

"Una mia amica mi ha scritto: sei come Camilla Parker Bowles, hai fatto quel che ca**o hai voluto tutta la vita e all’improvviso ti sei ritrovata regina. Da quando la gente ha iniziato ad ascoltarmi, non ho più sentito il pregiudizio. Oddio, magari è un caso di sordità emotiva…".

Se questo disco era un sogno, il prossimo qual è?

"Doppiare un cartone animato sarebbe ganzo. Mi piacerebbe pure raccontare cosa ‘ci’ è successo. Anche per ricambiare la generosità con cui è stato accolto il mio personaggio".

Un libro?

"No, piuttosto un film. Un kolossal emotivo, anzi narrativo".

Una canzone tutta sua la scriverebbe?

"Sono piuttosto incosciente, ma la scrittura musicale mi fa paura. Un territorio di verifica di me stesso che temo un po’".

Argomento Festival. Un pensierino ce l’ha fatto?

"Sono stata due volte a Sanremo, tornare a cantare sarebbe bellino… Mi hanno fatto fare ‘pipponi’ sull’unicità e mi sono commossa a dire quel che sento e che penso. Vorrei tornarci con la stessa convinzione di fare qualcosa di bello; la canzone è un piccolo manifesto e in quattro minuti devi dire qualcosa di te e di quel che pensi".

Una parola che la fa pensare al futuro?

"Rivoluzione, intesa come rivalutazione. Per affrontare il cambiamento bisogna fare prima il punto su ciò che si è stati".

Canta pure “Buonanotte Rossana” accompagnata virtualmente al piano da Lelio Luttazzi, grazie a una registrazione del 2008…

"A parte che Rossana Luttazzi mi manda messaggi di sostegno prima di ogni spettacolo, mi piaceva omaggiare un gigante come Lelio col suo spirito jazz, il suo brio e perfino la vena malinconica finale. C’era questa registrazione del 2008 a Trieste e ho pensato di farla mia. Con Godi ci siamo detti, si fa solo quel che ci piace".

Io ne voglio ancora la condivide, invece, con Asia Argento.

"Già, è il pezzo scritto da Margherita (Carducci alias Ditonellapiaga - ndr ). Ha un sapore anni Novanta che mi piaceva condividere con un personaggio che non facesse parte a tempo pieno del mondo della musica. Un’attrice che può stare anche un po’ sulle pa***e, come me. Oddio, m’ero ripromessa di non dire parolacce, ma non ce la faccio”.

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