Mercoledì 24 Aprile 2024

Avere il conto in comune migliora la vita di coppia

Un nuovo studio sostiene che le coppie che uniscono le finanze, invece di tenere i conti separati, sono più felici e soddisfatte e hanno un rischio minore di separarsi

Una coppia che condivide le finanze è una coppia più felice

Una coppia che condivide le finanze è una coppia più felice

Conti separati o conto in comune? È uno dei dilemmi che si trovano ad affrontare le coppie quando si sposano o quando vanno a vivere insieme. Esistono argomenti sia a favore di un'ipotesi sia dell'altra, ma una nuova ricerca della Cornell University non ha dubbi: meglio il conto condiviso. Unire le finanze porta a un maggiore livello di soddisfazione, armonia e impegno reciproco e diminuisce le probabilità di una separazione, e questo vale soprattutto nelle coppie a basso reddito o in difficoltà finanziarie. Gli psicologi dell'università hanno dedotto questa conclusione partendo da sei studi che in totale riportavano i dati di oltre 38mila persone. Ad esempio, analizzando il linguaggio utilizzato dagli utenti di alcuni forum finanziari, hanno osservato che le coppie con il conto comune tendevano a utilizzare più spesso pronomi che indicano condivisione ("noi" e "nostro") e meno pronomi individuali come "io", e impiegavano con maggiore frequenza parole come "d'accordo", "sintonia", "amico", "gentilezza", "ascoltare", "pace". Segnali, secondo i ricercatori, che queste coppie hanno "una connessione migliore e che le loro interazioni sono più positive, stabili e sicure". Gli effetti positivi della decisione di avere un unico conto agiscono poi con intensità diversa in base al contesto culturale. Confrontando i dati raccolti attraverso dei sondaggi, è emerso che i vantaggi si notano di più nelle coppie di Stati Uniti e Regno Unito rispetto a quelle del Giappone. "Le culture individualiste [come le prime due] tendono a concentrarsi sulle singole persone e su un'identità 'io', mentre le culture collettiviste [come invece il Giappone] si concentrano sull'appartenenza al gruppo e su un'identità 'noi'", spiega una delle autrici, Emily Garbinsky; "Poiché i membri di culture collettiviste sono già abituati a concentrarsi sulle altre persone importanti della loro vita, le loro relazioni probabilmente traggono un beneficio minore dall'aumento di interdipendenza rispetto alle coppie di Stati Uniti e Regno Unito che uniscono le loro finanze". Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Journal of Personality and Social Psychology.

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