Mercoledì 8 Maggio 2024

Carnevale 2022: da dove arriva il nome e le curiosità sulla festa più divertente

Perché si chiama così? Quali sono i Carnevali più antichi d'Italia? E cosa sono i Mamuthones? Ecco tante informazioni curiose che forse non sapevi

La festa di Carnevale è ricca di tradizioni e curiosità

La festa di Carnevale è ricca di tradizioni e curiosità

Secolo dopo secolo, il Carnevale ha accumulato una miriade tradizioni e usanze molto particolari. Di curiosità, insomma, ne offre a bizzeffe: sapete ad esempio da dove ha origine il nome della festa, quali sono i Carnevali più lunghi e quelli più antichi, oppure cosa sono i Mamuthones? Qui sotto potete scoprire tante informazioni interessanti sul periodo più divertente dell'anno.

L'origine del nome

Esistono varie ipotesi più o meno verosimili sull'etimologia della parola Carnevale. La più accreditata ne riconduce l'origine all'espressione tardo latina carne(m) levare, ossia togliere la carne dall'alimentazione, a indicare il periodo che precede l'astinenza della Quaresima. Secondo un'altra teoria l'espressione che ha dato vita alla parola attuale sarebbe invece carne, vale: in latino vale si usava come saluto di commiato, un po' come il nostro "stammi bene", e in questo caso avrebbe quindi significato "addio alla carne". Un'ulteriore ipotesi rimanda invece a carni levamen, sollievo della carne, in riferimento alla pausa fugace che l'uomo si può concedere dalle privazioni della vita quotidiana. La seconda teoria principale, considerata però meno attendibile, sostiene che l'origine di Carnevale sarebbe legata al carrus navalis, da cui in seguito car naval. Si trattava di una nave-carro che in epoca imperiale veniva trainata durante le processioni delle festività di marzo, un'usanza che si sarebbe tramandata in alcuni luoghi fino al Medioevo.  

Curiosità sul Carnevale

Il titolo di Carnevale più lungo spetta a quello di Putignano in Puglia, che dura diverse settimane: inizia già il 26 dicembre e prosegue fino al martedì grasso. I più antichi di cui si abbia un'attestazione certa in Italia sono invece quello di Venezia e quello di Fano, la cui prima citazione nei documenti risale rispettivamente al 1296 e al 1347. Il modo di dire "Ti conosco, mascherina!" ha origine dai festeggiamenti medievali, quando la gente del popolo, nascosta dietro un travestimento, poteva liberarsi per qualche giorno dalle rigide gerarchie sociali del tempo. L'espressione aveva allora un senso letterale, per indicare di avere scoperto l'identità della persona celata dietro la maschera. Se in tutto il resto d'Italia i festeggiamenti per il Carnevale seguono le scadenze del rito Romano, nella diocesi di Milano sono invece allineati al rito Ambrosiano e quindi iniziano e finiscono più tardi (qui abbiamo illustrato tutte le date). Secondo la tradizione, la discrepanza deriverebbe da un appello di Sant'Ambrogio, vescovo della città nel IV secolo: trovandosi lontano per un pellegrinaggio, chiese alla popolazione di attendere il suo ritorno per qualche giorno prima di celebrare l'inizio della Quaresima (che segna appunto la fine del Carnevale). Fra i festeggiamenti più singolari d'Italia ci sono quelli delle zone interne della Sardegna. Protagoniste sono maschere tipiche dalle fattezze grottesche e animalesche, come i Mamuthones a Mamoiada, i Boes e Merdules a Ottana, i Mamutzones e s'Urtzu a Samugheo. Avanzano per le strade danzando e sfilando in modo solenne, dando vita a una processione che ricorda un rito religioso.

 

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