Lunedì 20 Maggio 2024
COSTANZA CHIRDO
Libri

Centinaia di copie di “1984” arrivano da tutto il mondo per l’installazione di un artista scozzese

L’opera di Clausen celebra i 75 anni dalla pubblicazione del romanzo distopico di Orwell che ha affascinato generazioni di lettori

"1984" di George Orwell in diverse edizioni

"1984" di George Orwell in diverse edizioni

Edimburgo, 8 maggio – Si intitola “The Winston Smith Library of Victory and Truth” l’installazione a cui sta lavorando l’artista scozzese Hans K Clausen, in onore dei 75 anni dalla prima pubblicazione di “1984” di George Orwell. L’opera consisterà in una biblioteca contenente 1984 copie del libro donate da lettori di tutto il mondo, spedite direttamente all’artista in occasione della mostra che verrà inaugurata l’8 giugno 2024 alla Jura Village Hall dell’isola di Jura, in Scozia, dove Orwell scrisse il romanzo alla fine degli anni ‘40.

La biblioteca sarà “un’opera d’arte vivente” e interattiva, luogo di incontro, lettura e conversazione dove i visitatori potranno fermarsi a sfogliare le copie del libro. Come spiega Clausen, lo scopo della mostra è la celebrazione della longevità dell’ultimo romanzo di Orwell e l’impatto culturale che ha avuto, e continua ad avere, in giro per il mondo. Sarà esposta a Jura per 3 giorni, dopodiché dovrebbe partire per un tour nel Regno Unito, visitando i luoghi che sono stati più significativi per l’autore.

Come riporta The Guardian, centinaia di copie di “1984” di ogni forma e dimensione sono arrivate nello studio dell’artista a Edimburgo negli ultimi mesi. Inviate dall'Ucraina, da Hong Kong, dal Perù, dalla Germania, da Cape Cod e da Sarajevo: alcune in perfette condizioni, altre più rovinate, macchiate di tè, annotate, vissute. La biblioteca sarà una collezione unica di numerose edizioni in lingue diverse, provenienti dai luoghi più lontani. Una prima edizione sgualcita, una contenente una lettera d’amore, e c’è addirittura una versione a fumetti inviata dal figlio di Orwell, Richard Blair. E ancora ci sono copie con timbri della biblioteca da cui sono state prese in prestito, altre contengono segnalibri dimenticati, fiori secchi pressati tra le pagine, messaggi e ringraziamenti. Un’edizione romena degli anni ‘90, appartenente a Mihaela, include una breve nota: “...Sono della Romania, i miei primi 27 anni li ho vissuti in questo libro. Ero sempre affamata, infreddolita e spaventata, giocare con le idee di uguaglianza e di un mondo migliore può essere pericoloso...”

Nella particolarità della sua iniziativa, la mostra celebra il potere della letteratura. Dalla sua pubblicazione l’8 giugno 1949, “1984” ha toccato nel profondo generazioni di lettori, e tuttora continua a stupire e affascinare per l’inquietante precisione con cui ha dipinto (o previsto?) certi dettagli del futuro. “Spero che [la biblioteca, ndr] rimanga come un monumento all'editoria e alla sfida della parola stampata, e per confermare il potere senza tempo della narrazione umana nel superare confini, culture e ideologie – ha dichiarato Clausen – dovrebbe essere una celebrazione dell'etica e dei principi delle biblioteche pubbliche, del piacere e dell'illuminazione della lettura e della gioia di tenere un libro tra le mani.” L’artista, che sta finanziando il progetto da solo, sta ancora accettando donazioni e mancano ancora circa 100 volumi per raggiungere l’obbiettivo. Maggiori informazioni, incluso l’indirizzo a cui spedire il romanzo, sono disponibili su hanskclausen.com 

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