Il Panda si era seduto sugli allori. Ora la Dreamworks l’ha ricaricato e torna nello splendore opaco delle sue armi spirituali. Tra tecniche miste di animazione, esplosioni di avventura, qualche scivolata, batte il tempo un’avventura gagliarda a base di camaleonte: il nuovo personaggio, assai in linea con i tempi, evitando finalmente la valanga di monotoni urletti (ah, uh, ehi) di riempimento che nascondevano nel secondo e terzo episodio ansie di una sceneggiatura esile, ora invece adeguata. Per tutti.
S.D.