Lunedì 29 Aprile 2024

Perché le barriere coralline diventeranno bianche entro il 2100

Le stime sullo sbiancamento dei coralli sono peggiori di quanto pensassimo: colpa dell’aumento delle temperature degli oceani

Una barriera corallina

Una barriera corallina

Di questo passo, le barriere coralline diventeranno bianche entro il 2100. Il riscaldamento globale sta minacciando la barriera corallina non solo in termini di quantità (si è dimezzata negli ultimi 25 anni), ma anche in termini di qualità. Se pensiamo a questa affascinante formazione tipica dei mari e degli oceani ci vengono subito in mente i suoi vivaci colori, ma nel giro di 80 anni potrebbero non esistere più: quel poco di barriera corallina rimasta sarà di colore bianco. A lanciare l’allarme è un report dell’Unep, l’agenzia delle Nazioni Unite per la protezione dell’ambiente e il contrasto dei cambiamenti climatici. 

Lo stress termico dovuto alle temperature delle acque 

L’Unep ha parlato della gravità del fenomeno dello sbiancamento dei coralli, causato dall’impatto del forte stress termico (le acque dei mari sono sempre più calde a causa dei cambiamenti climatici) che porta questi organismi a perdere colore prima di morire. Per ogni 0,25 gradi di riscaldamento tollerato in più, i coralli guadagnano almeno 7 anni prima di perdere colore. Sembra un dato positivo, ma il clima sta cambiando in modo talmente rapido che sarà difficile evitare il disastro: anche se l’aumento delle temperature dovesse limitarsi entro i 2 gradi oltre i livelli pre-industriali (rispettando l’Accordo di Parigi sul clima), tutte le barriere coralline del mondo subiranno gli effetti dello sbiancamento entro il 2100.

La salute dei coralli e legata alle emissioni di gas serra

Lo sbiancamento dei coralli è un fenomeno che preannuncia la sparizione di queste formazioni sottomarine che ogni anno attirano milioni di turisti (ecco perché tutto ciò potrebbe avere delle conseguenze economiche). I coralli, colpiti dall’incremento delle temperature delle acque, reagiscono inizialmente colorandosi con una tonalità molto accesa, dopodiché perdono rapidamente colore e vitalità. Si tratta di una problematica che gli scienziati hanno cominciato a notare appena 6 anni fa, e infatti è definita un effetto “nuovo” dei cambiamenti climatici. Sul rapporto Unep si legge inoltre che gli eventi globali di sbiancamento di massa, come quello iniziato nel 2014 e terminato nel 2017, potrebbero presto diventare dei fenomeni annuali. Lo sbiancamento dei coralli sta avvenendo più frequentemente del previsto, e la salute futura delle barriere coralline è legata (anche se non direttamente) alle emissioni inquinanti di gas serra: “Se non agiamo, le barriere coralline scompariranno presto. L’umanità deve agire con urgenza”, ha detto Leticia Carvalho dell’Unep in una nota.

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