Venerdì 3 Maggio 2024

Uno scudo solare ultra sottile per salvare la barriera corallina

Una pellicola più sottile di un capello potrebbe aiutarci a prevenire lo sbiancamento della barriera corallina, sempre più minacciata dal global warming

Un giardino di coralli (Foto: DKart/iStocK)

Un giardino di coralli (Foto: DKart/iStocK)

Negli ultimi anni stiamo assistendo a un concentramento di sforzi da parte della comunità scientifica per evitare la scomparsa della Grande Barriera Corallina australiana. Una delle ultime soluzioni in ordine di tempo arriva dai ricercatori dell'Australian Institute of Marine Biology, che hanno testato con successo uno "scudo solare" biodegradabile e ultra sottile, capace di prevenire il fenomeno dello sbiancamento dei coralli. IN SOLDONI: CHE COS'È QUESTO SCUDO SOLARE Si tratta di una pellicola a base di carbonio, circa 50mila volte più sottile di un capello umano. È progettata per galleggiare a pelo d'acqua, respingendo i raggi solari senza entrare in contatto diretto con i coralli. SEMBRA PROPRIO FUNZIONARE I test condotti in laboratorio su sette diversi tipi di corallo hanno dimostrato che la pellicola impedisce la decolorazione della maggior parte delle specie messe sotto esame, rispedendo al mittente il 30% della luce solare che si infrange sull'acqua. Gli autori dello studio hanno spiegato che il progetto avvalora la tesi secondo cui "riducendo la quantità di radiazioni che raggiungono i coralli possiamo limitare lo stress che porta allo sbiancamento". A PROPOSITO: BREVE RIASSUNTO SULLO SBIANCAMENTO In sostanza, l'innalzamento della temperatura dei mari, causato dal global warming, provoca l'espulsione delle alghe simbiotiche che forniscono ai coralli sia il colore sia il nutrimento. Il meccanismo è in teoria reversibile: tuttavia, se l'acqua non si raffredda l'alga non può tornare a colonizzare la superficie del corallo, che finisce per morire di fame. Il deperimento è evidente a occhio nudo, perché la perdita del colore rende la struttura calcarea completamente bianca. NON È LA SOLUZIONE DI TUTTI I MALI Anna Marsden, che è amministratrice delegata della Great Barrier Reef Foundation, ha sottolineato che sarebbe poco pratico applicare lo scudo solare su tutta la barriera corallina, che si estende per quasi 350mila chilometri quadrati. È invece più realistico pensare a un impiego mirato, per proteggere tratti di mare più ristretti, popolati da coralli altamente a rischio. La strada è comunque ancora in salita: "L'idea necessita di più lavoro e ulteriori test", ha concluso Marsden, "ma siamo di fronte a una svolta entusiasmante, in un momento in cui abbiamo bisogno di esplorare tutte le opzioni possibili al fine di salvaguardare la Grande Barriera Corallina per le generazioni future." Leggi anche: - Il gene che potrebbe salvare la barriera corallina - I super coralli salveranno la barriera corallina? - Può una coltura intensiva salvare la barriera corallina?
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