Lunedì 29 Aprile 2024

Morta Anna Marchesini, i ricordi di amici e colleghi

Il dolore di Tullio Solenghi: "Una parte della mia vita e di me stesso che se ne va". Fazio: "Un'amica". Baudo: "Era l'intellettuale del trio"

Anna Marchesini e Tullio Solenghi

Anna Marchesini e Tullio Solenghi

Roma, 30 luglio 2016 - Dal mondo dello spettacolo ai politici, dagli amici ai fan. L'Italia intera esprime il cordoglio per Anna Marchesini, morta all'età di 63 anni dopo una lunga malattia, artrite reumatoride. Non poteva mancare l'addio dell'amico e collega del mitico Trio, Tullio Solenghi. "Una parte della mia vita e di me stesso che se ne va", dice Solenghi, che la ricorda "con un dolore all'ennesima potenza". "Sono sicuro - dice - il suo disincanto non la abbandonava mai e ora se ci vedesse direbbe: 'cosa sono quelle facce, sembra sia morto qualcuno". Per il conduttore Fabio Fazio, che l'aveva ospitata nella trasmissione a Che Tempo Che Fa, dove la Marchesini parlò della sua malattia in quella che fu l'ultima apparizione in tv,  Anna Marchesini era "la grande attrice, la donna intelligente e di grande cultura ma soprattutto l'amica". 

Il premier Matteo Renzi ricorda l'attrice comica come un "talento purissimo".  "Ci mancheranno - sottolinea il premier -  la sua discrezione e il suo coraggio con cui ha combattuto fino all'ultimo giorno. Le saremo grati per le tante risate che ci ha regalato nei suoi anni di straordinaria carriera".

IL DOLORE DEI FAMILIARI - Parole di dolore da parte del fratello Gianni, che questa mattina aveva scritto un post su Facebook. "Proviamo un dolore immenso - dice - , anche se sapevamo che quella malattia, e le medicine che si prendono, ti prosciugano: ma Anna ha dimostrato fino all'ultimo una incredibile capacità di lottare. Mi domando come abbia fatto a resistere per così tanto tempo, con un corpo minuto come il suo". Ancora: "Sì, se n'è andata nella sua Orvieto, e lunedì i funerali li faremo nella nostra chiesa parrocchiale, quella di Sant'Andrea". Il fratello ricorda "Anna appena nata, una bimba bellissima e venuta alla luce nella nostra casa di famiglia". Di Anna racconta la "incredibile forza, dimostrata durante tutto l'iter della malattia". "Non so davvero come abbia potuto - dice ancora Gianni - soltanto nel marzo scorso tenere il suo ultimo spettacolo teatrale. E dieci giorni fa ha fatto in tempo a vedere sua figlia Virginia laurearsi"

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CORDOGLIO SOCIAL - Sui social piovono ricordi, fotografie e messaggi di cordoglio. Il Regista Ferza Ozpetek scrive in un tweet: "Mi ricorderò sempre nel '78 quando studiavo all'Accademia SIlvio D'Amico...Eravamo tutti incantati da lei. Ciao Anna". Barbara D'Urso la definisce "simbolo di eleganza e coraggio", e per Daria Bignardi se n'è andata "una donna straordinaria". "Non siate tristi per la scomparsa di #AnnaMarchesini, siate soprattutto grati per quello che ci ha dato", si legge dall'account del Trio Medusa. Persino la Walt Disney esprime in un tweet parole d'addio per l'attrice, che aveva dato la voce a Yzma, protagonista del film "Le follie dell'imperatore" che il colosso del cinema produsse nel 2000. 

 "La ricorderemo con affetto - si legge nel tweet - anche per aver prestato la propria voce ad Yzma. Ciao, Anna Marchesini". 

PIPPO BAUDO - Da Militello (Catania), casa sua, Pippo Baudo la ricorda così: "Anna era un'artista grande, con la A maiuscola, i suoi monologhi a teatro formidabili, con il Trio una potenza". E racconta: "La vidi due anni fa a teatro, impressionante nonostante la malattia, poi sia Massimo che Tullio dissero che non era il caso di avvicinarla: sarebbe aumentata per lei la sofferenza. Penso che abbia voluto vedere la laurea di Virginia e poi abbia staccato la spina, è stata una mamma coraggiosa fino in fondo oltre che una grande donna".

Inevitabile ricordare quegli anni: "Il Trio una magia nuova e originale in un mondo dello spettacolo dominato da sempre dalle coppie. Eppure loro riuscivano a non prevalere uno sull'altro, la potenza intellettuale, la cultura di Anna, che non voleva mai scrivere banalità, i guizzi di Massimo e Tullio a equilibrare nel mezzo, con un'alchimia speciale". Anna, nata ad Orvieto, "guardava le cose da provinciale e quindi con una grande curiosità e poi le trasformava con ironia e intelligenza. In scena era un camaleonte, le sue interpretazioni resteranno per sempre perchè di grande Arte si tratta". 

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