Martedì 30 Aprile 2024

Berté: "All'inferno e ritorno: io, la farfalla Loredana"

Nell’ultimo album “Manifesto“, la cantante si ispira alla Merini e ai rapper: "Quanti giovani seguono un cammino spianato dai miei passi"

Loredana Berté sulla copertina del nuovo album 'Manifesto'

Loredana Berté sulla copertina del nuovo album 'Manifesto'

A 71 anni Loredana ricomincia da Loredana. E domani pubblica il suo Manifesto con la complicità di Fedez, J-Ax e Nitro. Ma anche di Luciano Ligabue, che firma per Ho smesso di tacere, mentre Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari è l’autore del singolo Bollywood. Intero album ispirato dalla poesia di Alda Merini: "mangerete polvere, cercherete d’impazzire e non ci riuscirete, avrete sempre il filo della ragione che vi taglierà in due. Ma da queste profonde ferite usciranno farfalle libere".

Perché proprio la poesia Farfalle libere della Merini, signora Bertè?

"Perché significa credere che, in fondo, da tutto il male che ci viene fatto possa nascere ancora del buono e dell’onesto. Io credo di aver trasformato i miei sbagli e i drammi che mi sono capitati in punti di forza: ecco le ferite che diventano farfalle".

Quali sono per lei le ferite più profonde?

"Dopo la morte di Mimì ho litigato con la vita e non ci ho ancora fatto pace. Pure la violenza sulle donne di cui parla quella perla che è il brano firmato nel disco da Luciano Ligabue è una ferita profonda. Racconta, infatti, una situazione in cui mi sono ritrovata pure io attorno ai 15 anni, ma di cui non ho parlato per più di cinquant’anni. Luciano nel pezzo dice che dobbiamo denunciare senza vergognarci, ma io quel coraggio per tutto questo tempo non l’ho trovato perché ancora oggi la società mi fa sentire “sporca“".

Come?

"Se il sindaco di una città come Terni per “combattere la prostituzione“ vieta le minigonne, significa che siamo tornati al medioevo. Anche se s’era già capito con l’affossamento del Ddl Zan. Vedere quella gente in Senato esultare e congratularsi per l’impresa compiuta, mi ha fatto vomitare… Sinceramente, penso che su certi temi la Famiglia Addams sia molto più avanti del nostro Parlamento. Nel film almeno si parla di crisi d’identità, di ribellione, di liberà e di diritti".

A proposito, se lo aspettava il successo come doppiatrice di Nonna Addams?

"Sinceramente sì. Sono sempre stata una fan scatenata della lugubre famigliola. E poi nel cartoon il personaggio è pazzesco, una nonna veramente rock".

Nel video animato di Bollywood spunta un cobra col Green pass tra i denti. Perché?

"Un’immagine che ha a che vedere con “la sottile linea tra caos e la libertà“ di cui parlo nella canzone. Il serpente rappresenta il caos, mentre il Green pass la libertà di poter continuare in modo “quasi normale“ le nostre vite. Rimango spiazzata da tutti questi No vax che manifestano rifiutando l’unica soluzione in capace di tirarci fuori da questa situazione. Assistere a certe scene non è più tollerabile".

Alda Merini diceva pure "Io la vita l’ho goduta perché mi piace anche l’inferno della vita e la vita è spesso un inferno. Per me la vita è stata bella perché l’ho pagata cara". E lei?

"Concordo. Io attraverso l’inferno ci sono passata… e sono sopravvissuta. Sono il risultato di quello che ho vissuto e che mi è successo, senza questo trascorso la mia arte, la mia musica, non sarebbe stata la stessa".

Altra citazione: "Se Dio mi assolve, lo fa sempre per insufficienza di prove".

"Parlare di Dio è sempre una questione spinosa… Ci ho litigato da anni e lo chiamo il “grande assenteista“ perché non c’è proprio quando ce ne sarebbe più bisogno. Quindi, se in punto di morte sarò assolta sarà perché in quel momento Dio starà guardando da un’altra parte".

Un’altra ancora: "è necessario che una donna lasci un segno di sé, della propria anima, ad un uomo, perché a fare l’amore siamo brave tutte". Lei in chi pensa di aver lasciato un segno?

"Perché limitarci agli uomini? Credo di aver lasciato un segno in chiunque mi abbia conosciuta. Ho regalato pezzi di me un po’ ovunque… pezzi di quel che sapevo, della mia personalità, del mio modo di agire, di vestirmi, di pettinarmi; anche solo in un accessorio prestato che, però, ha fatto la differenza. Ho lasciato un segno in tutte le nuove leve che seguono un po’ il cammino spianato dai miei passi".

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