Mercoledì 8 Maggio 2024

A Ovest di Modena

Un viaggio inusuale alla scoperta dei tesori che si celano tra le città capoluogo della via Emilia da Modena a Piacenza passando per Reggio Emilia e Parma

Castelvetro

Castelvetro

C'è una terra di mezzo, fra gli Appennini e il Po, in cui sono custoditi antichi saperi e tradizioni. Terra fertile, dove sono germogliati artisti, poeti e una cultura eno-gastronomica tra le migliori al mondo. Oggi la chiamano food-valley, non a torto. Ma l’itinerario inusuale tra le bellezze di Parma, Reggio Emilia e Modena, è tanto di più. Se volete immergervi nelle atmosfere dell’Emilia più sincera, partite dalla città di Maria Luigia. Basta perdersi tra i vicoli del centro storico di Parma per restarne folgorati: piazza Duomo, il battistero, la Pilotta, il teatro Farnese. Fuori dal percorso cittadino, però, c’è un luogo in cui passare, almeno una volta nella vita. Roncole Verdi è la sintesi del Mondo Piccolo, del fascino della Bassa: la casa natale di Verdi e, proprio di fronte, quel ristorante aperto da Guareschi, oggi trasformato in un museo. A pochi chilometri Busseto, dove l’orologio si è fermato. Tempo di attraversare Polesine Parmense e assaggiare il culatello più famoso al mondo (Spigaroli), ed ecco che il nostro viaggio riparte alla volta di Reggio Emilia.

La città del Tricolore è la quintessenza dello star bene. A metà strada fra le due città ducali, dà il meglio di sé in primavera, quando le piazze-salotto del centro si riempiono di tavolini in cui godersi un bicchiere di lambrusco e le battute in dialetto degli anziani. Qui c’è un gioiello da poco riportato alla luce: il complesso cinquecentesco dei Chiostri benedettini di San Pietro è la più alta espressione architettonica del rinascimento cittadino.Non si può abbandonare la provincia reggiana senza una visita in Appennino a Bismantova. La Pietra del Purgatorio, già citata da Dante, è un luogo senza pari. Un “ghiribizzo geologico, incudine di roccia dalla sommità piatta e obliqua, che genera violenta commozione”, disse Soldati trovandosela davanti. L’ambientazione ideale, oggi, per la prossima saga del fantasy. Si prosegue verso la provincia di Modena, scendendo le colline fino a Castelvetro. Un borgo medievale incastonato tra le sue torri e quella scacchiera in piazza della Dama, che una volta l’anno si anima per una rievocazione storica spettacolare. Il nostro ideale cammino finisce a Modena, all’ombra della Ghirlandina. Seguite i portici, non fatevi mancare una fetta di torta Barozzi, poi entrate al mercato Albinelli: gioiello liberty in cui pure lo chef Bottura fa la spesa.

 

Castelnovo Monti nel reggiano: La Pietra di Bismantova

Percorrendo la Statale 63 fino a Castelnovo Monti ci si trova davanti a questa montagna unica e inconfondibile, che si staglia sull’orizzonte come un altopiano dalle pareti scoscese e dalla piatta sommità. È il paradiso degli amanti degli sport estremi e con una passeggiata di media difficoltà si gode un panorama mozzafiato. Alla base un eremo e un ristorante/caffetteria.

 

Castelvetro nel modenese: Scacchi, Torri e Lambrusco

Il pilastro dell’economia di Castelvetro è il lambrusco Grasparossa, ma il simbolo del borgo medievale che sorge sulle colline modenesi fra le vigne è certamente rappresentato dalle sue sei torri e dalla scacchiera in marmo e sasso di piazza Dama (che risale agli anni Settanta).

Busseto: Casa Verdi

La piccola frazione di Busseto in provincia di Parma, immersa nella pianura della Bassa, deve nome e notorietà all’aver dato i natali al compositore del Rigoletto. Nella stessa manciata di case si trova anche la mostra permanente e l’archivio completo degli scritti del genio Giovannino Guareschi.

  • Casa Natale Verdi e Casa Guareschi
  • Via della Processione 1, Roncole Verdi

 

Reggio Emilia: Il monastero tra due Chiostri

L’ex monastero benedettino cinquecentesco, annesso alla Chiesa di San Pietro, ora mostra a tutti la sua maestosità. Il convento era articolato in due chiostri (piccolo e grande). Nei secoli è stato utilizzato come magazzino militare, tribunale e sede dell’Educandato delle Fanciulle.

 

Mercato Albinelli

A Modena i sapori dell’Emilia sono racchiusi al Mercato Albinelli che, da inizio Novecento, è sinonimo di incontro e convivialità. Lo storico mercato coperto cittadino inaugurato negli anni Trenta, che conta 300mila visitatori ogni settimana, è custode della tradizione culinaria e della migliore gastronomia della zona. Nel weekend è possibile cenare.

  • Mercato Albinelli
  • via Luigi Albinelli 13 (ingresso principale) – Modena