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Grand Canyon, il nome è offensivo per i nativi americani: si chiamerà Havasupai Gardens

27 novembre 2022
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È sempre stato l’Indian Garden ma d’ora in poi si chiamerà Havasupai Gardens. Una delle destinazioni più visitate del Grand Canyon National Park dell’Arizona cambia ufficialmente il suo nome per correggere il tiro e onorare la storia del luogo. Un atto dovuto e, soprattutto, una dimostrazione di rispetto, perché la precedente denominazione non faceva riferimenti al popolo indigeno che per primo lo aveva abitato. Oltre a poter risultare offensiva nei confronti di tutti i nativi americani.

La storia dell’Havasupai Gardens

Originariamente questo giardino del Grand Canyon, che sorge lungo il Bright Angel Trail del parco ed è tra le mete più visitate dell’intera area, era conosciuto come Ha’a Gyoh. La zona era abitata da tempo immemore dalla comunità indigena degli Havasupai. Con la costruzione del National Park i nativi americani furono costretti ad abbandonare il luogo e, nel 1928, l’ultimo residente Havasupai conosciuto con il nome di Capitan Burro, fu addirittura allontanato dalla sua terra natìa con la forza.

Il cambio di denominazione

Il consiglio del Grand Canyon National Park ha quindi deciso di provare a rimediare a quell’errore del passato. Lavorando di concerto con l’Havasupai Tribal Council ha deciso di rendere nota la storia del popolo originario di quei luoghi e di ricordarlo anche nel nuovo nome. La denominazione di Indian Garden, oltre a non raccontare le origini della riserva, risultava anche offensiva per tutte le comunità di nativi.

Novembre e i nativi americani

La comunicazione della modifica del nome è arrivata ufficialmente il 21 novembre 2022, in una data che non è casuale. Novembre, infatti, è il mese in cui si ricorda il patrimonio dei nativi americani. Un’ulteriore dimostrazione di vicinanza e di rispetto verso tutti i popoli indigeni e in particolare gli Havasupai.