L’Arte Figurativa a Milano. Finarte espone capolavori a cavallo tra due secoli
L'arte figurativa tra XIX e XX secolo protagonista delle aste autunnali di Finarte a Milano, con dipinti, scoperte storico-artistiche e raffigurazioni femminili di grande qualità. Un'opportunità per collezionisti esperti e neofiti.
É l’Arte Figurativa tra XIX e XX secolo - votata a rappresentare la realtà nei suoi aspetti concreti e a riprodurre immagini riconoscibili del mondo intorno a noi - a inaugurare la stagione autunnale delle aste di Finarte. Dipinti, autentiche scoperte storico-artistiche e affascinanti raffigurazioni femminili, testimonianza dell’assoluta qualità della selezione proposta, saranno i protagonisti del primo appuntamento, in programma il 25 settembre nella storica sede milanese di Finarte.
Alla ribalta, infatti, prima sezione del catalogo, i disegni e gli acquerelli dei maggiori artisti operanti a cavallo dei due secoli, come Francesco Hayez, Giovanni Boldini (presente con due carboncini), Alberto Pasini, Gaetano Previati e Giuseppe De Nittis. Si passa poi ai dipinti, con alcuni capolavori documentati e scientificamente accompagnati da schede di spessore: dall’atemporale ritratto femminile di Luigi Trecourt alla straordinaria veduta di Westminster di Paolo Sala; da un capolavoro ritrovato di Beppe Ciardi, la tela ’Il mare’, monumentale quanto commovente omaggio alla tradizione lagunare, all’olio su tavola di Pompeo Mariani, con i personaggi assiepati come fiammelle attorno al tavolo da gioco della roulette a Montecarlo.
Accanto, delle autentiche scoperte storico-artistiche, come il modello di Enrico Scuri per la cupola del Duomo di Bergamo, il suggestivo paesaggio di Luigi Deleidi detto il Nebbia, il ’Concerto musicale’ di Giuseppe Sciuti e ancora il pastello del post-impressionista Armand Guillaumin, con il suo scorcio del Moulin Bouchardon dal tocco ossessivo vangoghiano, e il sorprendente ’Auvers sur Oise’ di Carlo Zanon, pittore divisionista amico di Segantini che fece fortuna in Cina. Non mancano le raffigurazioni femminili che accolgono le aggressive quanto ammalianti donne di Giovanni Battista Galizzi, pittore ancora da scoprire, il classico ritratto in costume di Giuseppe Amisani, una Leda col cigno di Luigi Serralunga e l’affascinante Odalisca della pittrice Sofia Grancini, artista oggi quasi sconosciuta.
Il tutto per un totale di quasi trecento lotti messi all’incanto dal dipartimento Arte Figurativa tra XIX e XX secolo di Finarte che ormai da anni propone agli appassionati opere di assoluta qualità realizzate da differenti nomi del panorama artistico, dai maestri più noti agli artisti meno famosi, così da rispondere a una sempre maggiore richiesta di figurazione scelta, pensando sia ai collezionisti più consolidati ed esperti, sia a chi inizia ora e desidera creare una propria collezione contraddistinta da pezzi unici e di grande caratura. Info su www.finarte.it
Marina Santin