Mercoledì 24 Aprile 2024

Zelensky al G20: ecco le 10 condizioni per la pace

Il presidente cita sicurezza nucleare, alimentare ed energetica. E chiede il "ripristino dell'integrità territoriale ucraina". Ma assicura: "Non ci sarà una Minsk 3". Lavrov: "Condizioni irrealistiche, Kiev rifiuta negoziato". Cremlino: "Continuiamo la guerra"

Bali, 15 novembre 2022 - Dieci condizioni per la pace in Ucraina. Le ha elencate Volodymyr Zelensky intervenuto nella notte italiana al G20 di Bali in video collegamento. Il suo discorso è stato ascoltato anche dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov (presente ai lavori nonostante la notizia del ricovero), che è rimasto nella sala dei leader mentre parlava il presidente ucraino. Rivolgendosi al "G19", dunque escludendo la Russia dai suoi interlocutori, Zelensky ha ribadito che  Kiev non accetterà "compromessi" su "sovranità, territorio e indipendenza". Se la Russia vuole la pace, che lo "dimostri con le azioni", ha detto, perché "non permetteremo alla Russia di guadagnare tempo, rafforzarsi e poi iniziare una nuova azione di terrore e di destabilizzazione globale. Non ci sarà una Minsk-3, che la Russia violerà subito dopo l'accordo". Il riferimento è agli accordi di pace firmati in Bielorussia per porre fine alla guerra in Donbass. Accordi che sono stati in larga parte disattesi. Fatte queste premesse, Zelensky ha spiegato la "formula ucraina per la pace", fatta di 10 punti. 

Ucraina, continua la ritirata russa da Kherson. Lavrov: "Guerra provocata da Usa"

Zelensky in un videomessaggio (Ansa)
Zelensky in un videomessaggio (Ansa)

​I 10 punti per la pace 

Al primo posto "la sicurezza nucleare", quindi la "sicurezza alimentare", e al terzo la "sicurezza energetica". "La quarta sfida è il rilascio di tutti i prigionieri e i deportati", ha aggiunto. Al quinto "l'attuazione della Carta delle Nazioni Unite e il ripristino dell'integrità territoriale dell'Ucraina e dell'ordine mondiale".

Kiev chiede poi il "ritiro delle truppe russe e la cessazione delle ostilità".

Al settimo punto il capitolo "giustizia". "Abbiamo già proposto una risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite riguardante un meccanismo di compensazione internazionale per i danni causati dalla guerra russa - spiega Zelensky -. Vi chiediamo di attuarla". 

La condizione numero 8 riguarda l'"ecocidio", ovvero "la necessità di proteggere immediatamente l'ambiente".

Come nona clausola Zelensky cita la prevenzione dell'escalation, dal momento che "l'Ucraina non fa parte di nessuna alleanza". La Russia "ha potuto iniziare questa guerra proprio perché l'Ucraina è rimasta nella 'zona grigia' tra il mondo euro-atlantico e l'imperialismo russo". 

Infine, punto numero 10, "la conferma della fine della guerra". Kiev chiede un documento che accerti la fine delle ostilità che dovrà essere "firmato da tutte le parti". 

Lavrov: condizioni irrealistiche 

L'intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al G20 mostra che "non ascolta alcun consiglio degli occidentali sui negoziati con la Russia", commenta il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov nel suo discorso, aggiungendo che Zelensky ha dato prova di una "retorica russofobica e aggressiva". Il diplomatico russo "tutti i problemi sono da parte ucraina, che rifiuta categoricamente qualsiasi negoziato e propone condizioni ovviamente irrealistiche e inadeguate in questa situazione". 

Peskov: continuiamo la guerra 

"La Russia continua a perseguire i suoi obiettivi nell'operazione militare in Ucraina perché Kiev "rifiuta i negoziati", fa sapere intanto il portavoce di Putin Dmitry Peskov.