Roma, 1 luglio 2020 - "Possibile eruzione su vasta scala". Sono parole che pesano come macigni quelle dell'agenzia meteorologica del Giappone. Il vulcano Sakurajima, adagiato nella baia di Kagoshima, nell'estremo sud del Paese, sta mandando segnali via via più eloquenti. La frequenza delle eruzioni minori osservate negli ultimi mesi nel cratere di Minamidake è in calo, mentre il volume delle ceneri vulcaniche rimane invariato. Questo significa che il rischio eruzione, nel breve periodo, è concreto. E questa volta il Sakurajima potrebbe 'alzare la voce'. L'agenzia ha confermato l'allerta di livello 3 che impone il divieto di avvicinamento alla zona.
Le ultime eruzioni - a novembre 2019 e il 9 maggio scorso - non hanno provocato danni, ma le ceneri del vulcano si sono levate in cielo fino a 4.200 metri (il vulcano è alto poco più di mille metri). Il vento le ha poi fatte cadere nelle zone limitrofe, densamente popolate. Disagi anche all'aeroporto di Kagoshima, dove sono stati cancellati diversi voli.