Ucraina a compagnie aeree: "Non volate sul mar Nero". Zelensky invita Biden a Kiev

Blinken insiste: Mosca potrebbe creare falso pretesto per invasione. Kiev: spazio aereo resta aperto. Berlino, Sholz: sanzioni immediate se Russia attacca. Polonia si prepara ad accogliere rifugiati. Papa: ogni sforzo per pace

Roma, 13 febbraio 2022 - Tensione alle stelle tra Usa e Russia. L'amministrazione Biden teme che Mosca possa creare un "falso pretesto" per invadere l'Ucraina, anche se il ministro degli Esteri ucraino, Sergey Lavrov, assicura che non ci sarà nessun attacco al Paese confinante. Ma, dopo il colloquio telefonico di ieri, il segretario di Stato americano, Antony Blinken ribadisce che "nessuno dovrebbe sorprendersi se la Russia creerà un incidente per giustificare l'azione militare, che aveva pianificato da sempre". E mentre le diplomazie europee provano a mediare, oggi anche il Papa ha chiesto "ogni sforzo per la pace".

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Forze messe in campo

In questo quadro, è l'Ucraina che cerca di ridimensionare l'allarme internazionale su una possibile imminente invasione: non c'è alcun "cambiamento fondamentale" lungo i confini, ha dichiarato il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, come riporta Bloomberg. Il ministro dei Trasporti di Kiev conferma che lo spazio aereo resta aperto, ma consiglia alle compagnie di non sorvolare le acque del Mar Nero e di pianificare rotte alternative da lunedì a sabato della prossima settimana a causa delle esercitazioni navali russe che si svolgono lì.

Sommario

New York è la prima cittadina che rischia di essere invasa dai russi

Usa: non invieremo militari

L'attacco della Russia in Ucraina potrebbe iniziare con un bombardamento aereo in grado di uccidere "innocenti civili a prescindere alla loro nazionalità", seguito poi dall'invasione via terra. Lo ribadisce Jake Sullivan, il consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, ripetendo che gli Stati Uniti non invieranno militari per combattere i russi in caso Mosca decidesse di invadere l'Ucraina. Nel pomeriggio c'è stata una telefonata fra Joe Biden e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky duranta ben 51 minuti.

Zelensky chiede visita di Biden

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto a Joe Biden di recarsi in visita in Ucraina, ne dà notizia la Cnn citando fonti di Kiev. Zelensky avrebbe chiesto a Biden anche un maggiore sostegno militare e finanziario. Il presidente ucraino ha sentito il numero uno della Casa Bianca durante il colloquio telefonico. Ma Biden non avrebbe accettato l'invito, secondo fonti americane un viaggio del presidente in è estremamente improbabile.

Italia ritira staff diplomatico non essenziale

Il personale non essenziale dell'ambasciata italiana a Kiev rientrerà in patria, dopo le decisioni annunciate ieri dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Al momento, secondo quanto si apprende, risulta poi che una decina di connazionali abbia manifestato l'intenzione di rientrare con mezzi propri dal Paese, dove sono circa duemila gli italiani presenti.

Londra: ritiro osservatori Osce

Intanto, gli osservatori britannici dell'Osce, Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, vengono ritirati dall' Ucraina: ad annunciarlo è stato un portavoce del Foreign Office citato dalla Cnn. "In linea con le nostre responsabilità, abbiamo preso la decisione di ritirare i nostri osservatori distaccati presso la missione Smm dell'Osce. Prendiamo molto sul serio la sicurezza del nostro personale". La Missione speciale di monitoraggio dell'Osce in Ucraina (Smm) era stata dispiegata il 21 marzo 2014.  "La Smm è una missione civile disarmata, presente sul campo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 in tutte le regioni dell'Ucraina -si legge sul sito dell'organizzazione -. I suoi compiti principali sono osservare e riferire in modo imparziale e obiettivo sulla situazione in Ucraina e facilitare il dialogo tra tutte le parti".

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E Mosca: "preoccupa" il trasferimento Osce

Una decisione che non ha convinto il Cremlino. La Russia si è infatti detta "preoccupata" del "trasferimento" del personale della missione speciale di osservazione dell'Osce (Smm) in Ucraina dell'Est. "La presidenza di turno dell'Osc e il segretario generale dell'Osce hanno informato gli Stati partecipanti della decisione di 'un certo numero di Paesi' di trasferire il proprio personale nazionale della Smm dall' Ucraina dell'Est 'a causa del deterioramento delle condizioni di sicurezza'", ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, "questo non può che causarci seria preoccupazione".

La via italiana per evitare la guerra

Sholz: sanzioni immediate se Russia attacca

"Faccio appello al presidente Putin: allenta la stretta attorno all'Ucraina e cerca con noi una strada che preservi la pace in Europa": queste le parole pronunciate dal presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, nel discorso tenuto dopo la sua rielezione alla guida del Paese per un secondo mandato di cinque anni. "Siamo nel mezzo del rischio di un conflitto militare, di una guerra nell'Europa orientale" e "la Russia è responsabile di questo", ha aggiunto Steinmeier, secondo quanto riportato dalla Deutsche Welle.

Anche da parte di Berlino, la situazione della crisi Ucraina è diventata "critica", ha detto una fonte governativa tedesca, alla vigilia delle visite a Kiev e Mosca del cancelliere Olaf Scholz. "La nostra preoccupazione è cresciuta" e "pensiamo che la situazione sia critica, molto pericolosa". Un nuovo tentativo di sbloccare la crisi, mantenendola su binari diplomatici, verrà appunto fatto martedì dal cancelliere tedesco che, scrive la Bild am Sonntag, si prepara da giorni a questo incontro in Russia con Vladimir Putin. Scholz ha già avvertito che le sanzioni occidentali contro la Russia entreranno in vigore "immediatamente", se Mosca dovesse l'Ucraina. "Un'aggressione militare contro l'Ucraina, che ne metterebbe in pericolo la sovranità e l'integrità territoriale, comporterà severe sanzioni, che abbiamo preparato con cura e che possiamo applicare immediatamente con i nostri alleati in Europa e all'interno della Nato".

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"Alla Russia non importa delle sanzioni"

Ma alla Russia "non frega nulla" del rischio di sanzioni occidentali in caso di invasione dell' Ucraina. A dichiararlo senza mezzi termini è stato l'ambasciatore russo in Svezia, Viktor Tatarintsev, in un'intervista divulgata sul sito web del quotidiano svedese. "Siamo più autosufficienti e siamo stati capaci di rafforzare le nostre esportazioni - ha aggiunto -. Non abbiamo formaggi italiani o svizzeri, ma abbiamo imparato a fare formaggi russi altrettanto buoni utilizzando ricette italiane o svizzere. Nuove sanzioni non avrebbero nulla di positivo, ma non sono così negative come sostiene l'Occidente". Tatarintsev ha poi accusato i paesi occidentali di non comprendere la mentalità russa: "Più l'Occidente fa pressioni sulla Russia, più forte sarà la risposta russa". Mosca, ha assicurato infine, cerca di evitare una guerra: "E' l'auspicio più sincero dei nostri responsabili politici. L'ultima cosa che la gente vuole in Russia è la guerra".

Polonia si prepara ad accogliere rifugiati

Nel frattempo, vista la situazione la Polonia si sta preparando ad accogliere rifugiati provenienti dalla vicina Ucraina, nel caso di una escalation della crisi con la Russia. A dichiararlo è stato oggi il ministro dell'Interno del governo di Varsavia, Mariusz Kaminski. La Polonia sta considerando una serie di scenari: "Uno di questi prevede di preparare i vertici delle amministrazioni regionali al possibile afflusso di rifugiati dall' Ucraina che, in caso di conflitto, potrebbero cercare rifugio nel nostro paese", ha scritto su Twitter.