Ucraina-Russia, le forze militari messe in campo

Putin ha schierato migliaia di soldati ai confini, e le navi russe battono il Mar Nero. Kiev si prepara a resistere

Colonna di carri armati russi (Ansa)

Colonna di carri armati russi (Ansa)

Kiev, 14 febbraio 2022 - Una guerra tra Ucraina e Russia vedrebbe l'impiego di ingenti forze militari. Inoltre, contando anche quelle Nato, che in teoria non dovrebbero intervenire, ma che stanno affluendo in Polonia e Lituania, il rischio di uno scontro armato con ripercussioni anche per l'Europa aumenta. Ma quali sono le forze messe in campo da Mosca, tra schieramenti per 'sicurezza' ed esercitazioni militari strategiche ai confini dell'Ucraina? E invece quelle su cui può contare Kiev? In continuo aumento per gli aiuti che giungono dall'Occidente, ma sempre molto inferiori alla potenza di fuoco di Mosca. Infine c'è l'Alleanza Atlantica, spettatrice più che interessata, con le truppe in allerta e mobilitate nei Paesi confinanti.

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Sommario

Russia

Naturalmente il numero esatto delle forze russe al confine non è possibile averlo, secondo il think tank Center for Defense Strategies la Russia schiera 147.000 militari, che sommati a quelli in Bielorussia e nei territori occupati dell'Ucraina orientale e della Crimea, si arriverebba a 87 i gruppi tattici schierati, per un totale di quasi 150.000 militari, compreso il personale aereo e navale. Le truppe di terra sarebbero circa 100.000 lungo la frontiera russa e altri 30.000 lungo il confine con la Bielorussia, dove si stanno svolgendo le manovre congiunte. Ma secondo un'analisi pubblicata dal Congressional Research Service, i russi hanno rafforzato la loro presenza in modo strutturale nelle regioni vicine alla frontiera con l'Ucraina, e 32mila soldati sarebbero in Crimea. Poi ci sono due armate interarmi (Combined Arms Army, o CAA) nel distretto militare occidentale: la 20esima con base a Voronezh e l'Ottava con base a Rostov sul Don e Novocherkassk e che ha il compito di coordinare le attività delle milizie separatiste filo-russe della regione del Donbass. I media in questi mesi poi hanno documentato lo spostamento di equipaggiamenti e unità militari, come le batterie di missili a corto raggio Iskander-M dalla 41esima CAA, di stanza nel Distretto militare centrale con base a Novosibirsk, in Siberia, verso Yelnya, in territorio russo ma lungo il confine con la Bielorussia, a nord dell'Ucraina. Da dicembre unità della 1/a armata corazzata, di stanza alle porte di Mosca, e della 6/a CAA, con base vicino a San Pietroburgo si sono dirette verso aree vicino a Voronezh, a nord-est del confine ucraino. A gennaio truppe del Distretto militare orientale e la 155/a Brigata di fanteria navale, missili Iskander-M e unità di artiglieria sono andate in Bielorussia con la scusa delle esercitazioni. Alle manovre, che si dovrebbero chiudere il 20 febbraio, sono testati anche i sistemi difensivi strategici S-300 e S-400 e aerei da caccia Su-35S. Inoltre secondo alcuni media Mosca ha anche schierato i soldati della Rosgvardiya, la Guardia nazionale.

Nel Mar Nero ci sono più di 30 navi da guerra della marina russa, partite dalle basi di Sebastopoli e Novorossijsk. I mezzi coinvolti sono fregate, pattuglie e piccole navi portamissile, mezzi da sbarco e piccole navi da guerra anti-sottomarino e navi da sminamento. Sempre per il Center for Defence Strategies la flotta russa è composta da parte delle navi della flotta del Pacifico e del Nord. Dodici 12 grandi navi da sbarco, e si stima trasportino due brigate di marines russi da sbarco: fino a 4.000 soldati e 250 veicoli blindati. Nell'esercitazione sono impiegate anche le truppe di difesa costiera e l'aviazione navale della Flotta, che simuleranno situazioni di ingaggio, il fuoco dell'artiglieria e attacchi a bersagli in mare, sulla costa e in aria. Senza contare l'azione di caccia ultra tecnologici e bombardieri.

Ucraina

L'esercito su cui può contare Kiev conta oltre 200mila soldati e 900mila riservisti, ma dal 2014 si è rafforzato, anche grazie a 2,5 miliardi in aiuti militari americani. Inoltre in questi giorni l'Ucraina sta ricevendo armamenti della Nato, anche strumenti all'avanguardia come i droni da combattimento turchi Bayraktar TB2. Nelle ultime ore la Lituania ha inviato una fornitura del sistema missilistico anti-aereo Stinger, mentre altre 180 tonnellate di munizioni sono arrivarte dagli Stati Uniti, per un totale di circa 1.500 tonnellate dall'inizio della crisi. In più in base a un precedente accordo tra i due Paesi, ma non è stato spigato quale, la Francia ha inviato all'Ucraina tre elicotteri da pattugliamento H125. 

Nato

Detto che la Nato non ha intenzione di schierare truppe di combattimento in Ucraina in caso di invasione russa, anche perché non è un Paese che fa parte dell'Alleanza, in questo momento per stessa ammissione del segretario generale Jens Stoltenberg alla Bbc: "Abbiamo addestratori lì", aiutano per la modernizzazione delle difese, "forniscono attrezzature, armi difensive. Facciamo un sacco di cose per aiutare l'Ucraina a rafforzare la propria capacità di difesa. Ma l'Ucraina non è un alleato Nato". Si può dire che la portaerei americana Harry Truman è nel Mediterraneo, e si sta esercitando con gli Alleati. E comunque le manovre militari russe e bielorusse hanno spinto Washington a rispondere con l'invio di massicci rinforzi in Europa. Migliaia di truppe americane nelle ultime settimane sono arrivare in Polonia e Romania. Varsavia ha ricevuto di recente 3mila marines che si aggiungono ai 1.700 della brigata da combattimento di fanteria dell'82/ma divisione aviotrasportata già sul territorio polacco. In Romania è stato invece trasferito uno squadrone dalla Germania. Altri 8.500 soldati sono pronti ad essere schierati. In totale in Europa ci sono anche circa 70mila truppe americane che stazionano in modo permanente, di cui la metà in Germania. Inoltre ci sono i 7mila soldati dell'operazione Atlantic Resolve a Poznan, nella Polonia centro-occidentale.

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