Mercoledì 24 Aprile 2024

Gli Stati Uniti si ritirano dal trattato sulle armi nucleari firmato con la Russia

L'annuncio del segretario di Stato Pompeo: "Mosca lo ha violato per anni, ma siamo disponibili a un nuovo accordo". Il trattato, firmato da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov nel 1987, portò alla fine della Guerra Fredda

Donald Trump (LaPresse)

Donald Trump (LaPresse)

Washington, 1 febbraio 2019  - Il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha annunciato il ritiro degli Stati Uniti dallo storico trattato per il controllo delle armi nucleari. L'Intermediate-Range Nuclear Forces (Inf) - questo il nome del trattato - venne firmato da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov l'8 dicembre del 1987 e precedette la fine della Guerra Fredda, divenendo uno dei cardini della sicurezza europea. 

"La Russia ha violato per anni senza scrupoli il trattato sulle armi nucleari e non ha mostrato alcun serio impegno nel volerlo rispettare". Così il segretario di Stato Pompeo ha motivato la decisione dell'amministrazione Trump di ritirare la partecipazione degli Usa dal trattato Inf. Tuttavia, "siamo ancora pronti e disponibili a impegnare Mosca sul fronte del controllo delle armi nucleari", ha aggiunto Pompeo ricordando come ci vorranno 6 mesi perché il ritiro Usa dal trattato entri in vigore. Un arco di tempo in cui si potrebbe lavorare a una nuova intesa.

CASA BIANCA "PRONTA A NUOVI NEGOZIATI" - Anche la Casa Bianca si dice "pronta a ingaggiare con la Russia negoziati sul controllo delle armi" che rispettino i criteri di "verificabilità e applicabilità". E, una volta fatto questo, a sviluppare, forse per la prima volta, un'eccezionale relazione a livello economico, commerciale, politico e militare. "Questo sarebbe una cosa fantastica per la Russia e gli Usa, e sarebbe ottima anche per il mondo", ha aggiunto.

LA NATO - "Se la Russia non onora i suoi obblighi attraverso la distruzione verificabile di tutti i suoi sistemi" missilistici, "ritornando così alla piena e verificabile conformità prima che il ritiro degli Stati Uniti entri in vigore tra sei mesi, la Russia si assumerà la piena responsabilità della fine del trattato". Così in una nota la Nato. 

BERLINO: "SENZA TRATTATO, MENO SICUREZZA" - "Senza il trattato ci sarà meno sicurezza", ha detto via Twitter il ministro degli esteri tedesco, Heiko Maas, aggiungendo che non c'è "bisogno di un dibattito sul riarmo ma di un controllo comprensivo sugli armamenti. Purtroppo la Russia non è pronta a ristabilire la fedeltà al trattato", ha aggiunto Maas. 

MOSCA: USA VOGLIONIO SCHIERARE 48 MISSILI IN EUROPA - Il viceministro degli Esteri Sergei Ryabkov, criticando Washington per la decisione di uscire dalla Inf, avverte: "Gli Stati Uniti potrebbero schierare un totale di 48 missili da crociera in Europa mettendo così in pericolo la Russia centrale". La conseguenza per il ministro russo è chiara: "Mosca non può ignorare questa minaccia". Secondo Ryabkov gli Usa potrebbero anche decidere di "schierare immediatamente 24 missili Tomahawk nucleari", e quandi il Cremlino, scrive  Interfax, sta già prendendo misure per garantire la sua sicurezza nazionale.