Il colonnello Salvatore Florio, 3mila ore di volo sulle spalle, ha comandato White Eagle

4 dicembre 2022 - C’è una sfida fra Nato e Russia che va in scena nei cieli del fianco Est dell’Europa dove si fronteggiano gli aerei da caccia. Gli intrusi di Mosca in gergo si chiamano Bogey. I piloti italiani fanno la loro parte su quattro Eurofighter F2000A, si alzano in volo appena scatta l’allarme quando un velivolo entra nello spazio Nato senza autorizzazione in un’area dove la nuova guerra fredda diventa sempre più calda. In Polonia, a Malbork per cinque mesi ha volato la Task force White Eagle, Aquila bianca. A giorni la missione italiana si sposta in Romania e si chiamerà Romania Gladiator. Il colonnello Salvatore Florio, 3mila ore di volo, ha comandato White Eagle.  Cos’è la missione di Air Policing sul fianco Est della Nato? "La Task Force Air White Eagle ha contribuito ad aumentare la presenza Nato in Polonia. È una missione di difesa collettiva per assicurare la sicurezza dello spazio aereo dell’Alleanza. I jet della Nato si alzano in volo per monitorare situazioni insolite o per prevenire violazioni dello spazio aereo". L’ identità dell’ Eurofighter? "È un caccia di quarta generazione, il più avanzato aereo da combattimento mai sviluppato in Europa. Pesa 11.000 kg con possibilità, al decollo, di arrivare a 23.000 kg a pieno carico. Possiede 2 turbofan Eurojet EJ200 che permettono di raggiungere Mach 2. Possiede un’autonomia fino a 3600 km, con un raggio d’azione di circa 1350 km. L’armamento è composto da un cannone Mauser e missili aria-aria a guida radar ed infrarossa, ma ha anche capacità aria-suolo e di ricognizione". Quanti militari ruotano intorno ai 4 Eurofighter? "Circa 100 fra uomini e donne per l’assistenza agli Eurofighter provenienti dal 4°, 36°, 37° e 51° Stormo". Ore di servizio? "24 ore al giorno per 7 giorni su 7. C’è sempre una coppia di velivoli pronta al decollo". Chi segnala l’emergenza? "La decisione di effettuare uno scramble dipende dalla situazione poiché i nostri velivoli non sono i soli presenti nel teatro di operazioni. La contemporanea presenza di più Paesi dell’Alleanza, permette ai Caoc (Combined air command center) dislocati a Uedem in Germania e a Torrejon in Spagna, di allertare una coppia di caccia piuttosto che un’altra". In quanto tempo siete in volo? "Siamo operativi in meno di 15 minuti. Nel caso nostro il decollo negli Scramble reali effettuati è avvenuto mediamente dopo circa 8 minuti". Quando scatta l’allarme? "In presenza di velivoli militari e civili che non rispettano le regole del volo e si avvicinano allo spazio aereo alleato. È una risposta difensiva che permette di salvaguardare lo spazio aereo della Nato". Che dati raccogliete? "Si è sempre in coppia. Ai velivoli intercettori può essere ordinato di effettuare la cosiddetta interrogation, ovvero di procedere alla Visual Identification degli assetti aerei, riportando a terra immagini e video, nonché di scortare gli aerei intercettati fino all’uscita dallo spazio Nato". Margini di errore? "Non sono ammessi errori e distrazioni. La professionalità acquisita con l’addestramento permette di operare in condizioni di massima sicurezza". Fino a che distanza vi avvicinate ad un aereo russo? "La richiesta di avvicinarsi, anche a pochi metri di distanza dai Sukhoi 30, può dipendere da vari fattori, come l’esigenza di un report video. In caso di difficoltà nell’avvicinamento o di manovre di allontanamento da parte dei velivoli da controllare vengono utilizzati anche sistemi di rilevamento elettronici". Cenni di saluto? "Le immagini scenografiche di certi film non rappresentano gli scenari reali. L’avvicinamento alla controparte avviene in sicurezza ed ogni attività in volo è svolta a seguito delle richieste da terra. Non ci sono margini per attività spettacolari". Quante missioni e ore di volo ha totalizzato White Eagle? "L’efficienza operativa è del 97% fra missioni e addestramento, nonché 23 Scramble ordinati dalla Nato, con 500 ore di volo e 350 missioni". Che addestramento serve per diventare un Top gun? "Non c’è una formazione particolare per l’operazione di Air Policing. Ogni pilota è già addestrato per affrontare ogni situazione. Ma è imprescindibile la qualifica di Combat Ready, Pronto al Combattimento.

Esteri

4 dicembre 2022 - C’è una sfida fra Nato e Russia che va in scena nei cieli del fianco Est dell’Europa dove si fronteggiano gli aerei da caccia. Gli intrusi di Mosca in gergo si chiamano Bogey. I piloti italiani fanno la loro parte su quattro Eurofighter F2000A, si alzano in volo appena scatta l’allarme quando un velivolo entra nello spazio Nato senza autorizzazione in un’area dove la nuova guerra fredda diventa sempre più calda. In Polonia, a Malbork per cinque mesi ha volato la Task force White Eagle, Aquila bianca. A giorni la missione italiana si sposta in Romania e si chiamerà Romania Gladiator. Il colonnello Salvatore Florio, 3mila ore di volo, ha comandato White Eagle. 
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Cos’è la missione di Air Policing sul fianco Est della Nato? 
"La Task Force Air White Eagle ha contribuito ad aumentare la presenza Nato in Polonia. È una missione di difesa collettiva per assicurare la sicurezza dello spazio aereo dell’Alleanza. I jet della Nato si alzano in volo per monitorare situazioni insolite o per prevenire violazioni dello spazio aereo". 
L’ identità dell’ Eurofighter? 
"È un caccia di quarta generazione, il più avanzato aereo da combattimento mai sviluppato in Europa. Pesa 11.000 kg con possibilità, al decollo, di arrivare a 23.000 kg a pieno carico. Possiede 2 turbofan Eurojet EJ200 che permettono di raggiungere Mach 2. Possiede un’autonomia fino a 3600 km, con un raggio d’azione di circa 1350 km. L’armamento è composto da un cannone Mauser e missili aria-aria a guida radar ed infrarossa, ma ha anche capacità aria-suolo e di ricognizione". 
Quanti militari ruotano intorno ai 4 Eurofighter? 
"Circa 100 fra uomini e donne per l’assistenza agli Eurofighter provenienti dal 4°, 36°, 37° e 51° Stormo". 
Ore di servizio? 
"24 ore al giorno per 7 giorni su 7. C’è sempre una coppia di velivoli pronta al decollo". 
Chi segnala l’emergenza? 
"La decisione di effettuare uno scramble dipende dalla situazione poiché i nostri velivoli non sono i soli presenti nel teatro di operazioni. La contemporanea presenza di più Paesi dell’Alleanza, permette ai Caoc (Combined air command center) dislocati a Uedem in Germania e a Torrejon in Spagna, di allertare una coppia di caccia piuttosto che un’altra". 
In quanto tempo siete in volo? 
"Siamo operativi in meno di 15 minuti. Nel caso nostro il decollo negli Scramble reali effettuati è avvenuto mediamente dopo circa 8 minuti". 
Quando scatta l’allarme? 
"In presenza di velivoli militari e civili che non rispettano le regole del volo e si avvicinano allo spazio aereo alleato. È una risposta difensiva che permette di salvaguardare lo spazio aereo della Nato". 
Che dati raccogliete? 
"Si è sempre in coppia. Ai velivoli intercettori può essere ordinato di effettuare la cosiddetta interrogation, ovvero di procedere alla Visual Identification degli assetti aerei, riportando a terra immagini e video, nonché di scortare gli aerei intercettati fino all’uscita dallo spazio Nato". 
Margini di errore? 
"Non sono ammessi errori e distrazioni. La professionalità acquisita con l’addestramento permette di operare in condizioni di massima sicurezza". 
Fino a che distanza vi avvicinate ad un aereo russo? 
"La richiesta di avvicinarsi, anche a pochi metri di distanza dai Sukhoi 30, può dipendere da vari fattori, come l’esigenza di un report video. In caso di difficoltà nell’avvicinamento o di manovre di allontanamento da parte dei velivoli da controllare vengono utilizzati anche sistemi di rilevamento elettronici". 
Cenni di saluto? 
"Le immagini scenografiche di certi film non rappresentano gli scenari reali. L’avvicinamento alla controparte avviene in sicurezza ed ogni attività in volo è svolta a seguito delle richieste da terra. Non ci sono margini per attività spettacolari". 
Quante missioni e ore di volo ha totalizzato White Eagle? 
"L’efficienza operativa è del 97% fra missioni e addestramento, nonché 23 Scramble ordinati dalla Nato, con 500 ore di volo e 350 missioni". 
Che addestramento serve per diventare un Top gun? 
"Non c’è una formazione particolare per l’operazione di Air Policing. Ogni pilota è già addestrato per affrontare ogni situazione. Ma è imprescindibile la qualifica di Combat Ready, Pronto al Combattimento.

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