Seatte, 30 giugno 2020- Un ragazzo di 16 anni è stato ucciso e un altro di 14 anni è ricoverato in terapia intensiva dopo una sparatoria nella "Chop zone" di Seattle, la zona vicino al Congresso occupata dai manifestanti che protestano per la morte di George Floyd. Si tratta della quarta sparatoria negli ultimi dieci giorni, in quella che era all'inizio una zona presidiata da manifestanti pacifici, ma si è trasformata in una terra di nessuno. L'ospedale Harborview Medical Center ha riferito che uno dei ragazzi è arrivato alle 3.15, portato da un veicolo privato, mentre l'altro è stato portato dai vigili del fuoco alle 03.30. "Purtroppo il ragazzo arrivato alle 3.30 dalla zona Chop è morto", aggiunge la nota.
Seattle; queste sono le immagini delle camere di sorveglianza attorno alla “Zona Autonoma” dove ieri sera in una ennesima sparatoria è stato ucciso un 16enne mentre un 14enne è rimasto gravemente ferito pic.twitter.com/dMaR2fWGmN
— Steven Fellas (@SFalax) June 30, 2020
Circa tre settimane fa, l'area della città di Seattle era stata lasciata temporaneamente "in mano" ai manifestanti, che hanno anche occupato il distretto di polizia. Il presidente Donald Trump ha più volte criticato la gestione della situazione da parte della sindaca e delle autorità statali, invitandoli a "riprendere Seattle" dai "terroristi", dagli "anarchici" e dai "democratici della sinistra radicale". Oggi, Trump ha scritto su Twitter: "Gli agitatori, gli anarchici, i saccheggiatori e i 'manifestanti" si rifiutano ora di lasciare la zona 'Chop'. Hanno zero rispetto per il governo, per la sindaca di Seattle o il governatore dello Stato di Washington. Non va bene!".
Seattle Looters, Agitators, Anarchists and “Protestors”, are now refusing to leave the “CHOP” Zone. They have ZERO respect for Government, or the Mayor of Seattle or Governor of Washington State! Not good!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) June 29, 2020