Venerdì 26 Aprile 2024

Sparatoria a Dayton in Ohio: 9 morti. Ucciso il killer, aveva giubbotto antiproiettile

Nuova strage a poche ore da quella di El Paso. Nove morti più l'assalitore. Ci sono anche 26 feriti. Il killer, Connors Betts, aveva 24 anni

Sparatoria a Dayton (Ohio): 9 morti (Ansa)

Sparatoria a Dayton (Ohio): 9 morti (Ansa)

Dayton (Ohio), 4 agosto 2019 - Nuova, sanguinosa sparatoria in Usa: stavolta a Dayton, in Ohio, appena qualche ora dopo la strage a El Paso, in Texas. Nell'ennesima strage made in Usa (ormai si chiamano mass shooting, sparatorie di massa) sono morte 9 persone, oltre all'autore del massacro, che è stato ucciso. I feriti invece sono almeno 26. L'uomo che ha sparato indossava un giubbotto anti-proiettile e aveva un fucile calibro 223 con ulteriori caricatori ad alta capacità. Il suo nome è Connors Betts, aveva 24 anni. L'aggressore è stato "neutralizzato" in "meno di un minuto" dalla polizia, ma è riuscito comunque a fare una strage.

Fra le vittime c'è anche la sorella 22enne del killer, Megan Betts, hanno reso noto gli investigatori durante una conferenza stampa.

Alcuni testimoni raccontano che l'uomo ha aperto il fuoco dopo che gli era stato negato l'ingresso all'interno del 'Ned Peppers', uno dei tanti locali dell'Oregon District, il quartiere della movida dove è avvenuta la sparatoria. 

Ecco uno dei molti video postati sui social:

I democratici: troppe armi in Usa

Due stragi immotivate in 13 ore, un weekend horror che gli americani non dimenticheranno facilmente. E in questo clima fa gioco ai democratici tenere i riflettori accesi sulla diffusione delle armi negli Stati Uniti. Tra i più scossi per la strage di El Paso è Beto O'Rourke, ex sindaco e deputato della città, oggi candidato democratico alla nomination per la Casa Bianca: "Tenete quella merda sui campi di battaglia. Non portatela dentro le nostre comunità", ha detto.  Dopo la notizia della sparatoria, O'Rourke ha cancellato gli appuntamenti in Nevada e California e ha fatto ritorno nella sua El Paso. Anche l'altro texano che fa parte della pattuglia di candidati democratici alla nomination, l'ex sindaco di San Jose Julian Castro, è intervenuto sulla strage, chiedendo un maggiore controllo sulla diffusione delle armi. "Il mio cuore oggi è con la gente di El Paso che sta affrontando questa devsatante sparatoria di massa - ha scritto su Twitter - l'attacco ci ricorda il fallimento del nostro governo nell'assolvere il suo dovere principale: proteggere vite americane. Serve subito una riforma delle armi".

Trump: io sono contro gli atti d'odio

"La sparatoria di El Paso, Texas, è stata non solo tragica ma un atto di codardia. Io sto con tutti coloro che in questo Paese condannano gli atti d'odio. Non c'è alcuna ragione o scusa che giustifichi l'uccisione di gente innocente", ha twittato il presidente americano Donald Trump, aggiungendo che l'Fbi e le forze dell'ordine locali e statali stanno lavorando insieme dopo le sparatorie a El Paso e a Dayton, Ohio. "Dio benedica la gente di El Paso, Texas. Dio benedica la gente di Dayton, Ohio", ha concluso