ROMA
Vladimir Putin (foto) sposta più in basso la soglia per l’uso delle armi atomiche. "L’uso di armi nucleari da parte della Russia – ha detto presiedendo la riunione semestrale del Consiglio di sicurezza russo dedicata alla deterrenza nucleare – sarà possibile anche in caso di agressione da parte di Stato non nucleare, se avverrà con la partecipazione e il sostegno di uno Stato nucleare sia considerata un attacco congiunto alla Russia", o "se, in caso di aggressione alla Russia e alla Bielorussia, il nemico, utilizzando armi convenzionali, crea una minaccia alla nostra sovranità". Putin ha anche annunciato l’espansione degli Stati e delle alleanze militari "contro i quali viene attuata la deterrenza nucleare" e ha affermato che "considereremo la possibilità di una transizione della Russia all’uso di armi nucleari non appena avremo notizia sul lancio massiccio di armi d’attacco aerospaziali e sull’attraversamento del nostro confine. Intendo aerei strategici e tattici, missili da crociera, droni, aerei ipersonici e altri aerei". Putin ragionevolmente intedeva che “la transizione“ avviene se questi vettori portano testate atomiche, ma non lo chiarisce esplicitamente, ragionevolmente per seminare un po’ di paura e dare alle testate filorusse e ai troll del Cremlino la possibilità di dire che se la Russia viene attaccata con droni (cosa che accade ogni giorno) può usare l’arma nucleare.
Alessandro Farruggia