Lunedì 29 Aprile 2024

Usa, senato vota per super oleodotto in South Dakota. Sioux sul piede di guerra: "chiudiamo i confini"

La tribù pellerossa ha promesso di chiudere i confini del suo territorio se il governo americano dovesse decidere di far continuare la costruzione del colossale oleodotto Keystone XL

 Matthew Black Eagle Man, membro della Dakota Sioux Nation a Washington (Ansa)

Matthew Black Eagle Man, membro della Dakota Sioux Nation a Washington (Ansa)

New York, 18 novembre 2014  - Il Senato americano voterà oggi per decidere se dare il via libera alla costruzione o meno l`oleodotto Keystone XL in South Dakota, dopo che la Camera dei rappresentanti ha votato "sì" due giorni fa. L`approvazione è stata definita dalla comunità dei nativi Sioux nello Stato del nord-est un "atto di guerra".  L`oleodotto - spiega il Guardian - permetterà il trasporto del petrolio estratto dalle sabbie bituminose dell`Alberta, in Canada, fino al Golfo del Messico, passando anche per la riserva indiana Sioux. 

Il progetto è in discussione da sei anni. Ma adesso la tribù ha promesso di chiudere i confini del suo territorio se il governo americano dovesse decidere di far continuare la costruzione della colossale opera.  Diverse tribù nel South Dakota si sono opposte con fermezza al progetto, votando delle risoluzioni tribali contro l'oleodotto. "Prometto di dare la mia vita per fermare queste persone che vogliono ferire i nostri figli e nipoti2, ha detto il presidente dei Sioux, Cyril Scott. 

"Dichiaro guerra al nostro governo? No, ma dichiaro guerra all`oleodotto".  In questi giorni il presidente americano Barack Obama - che durante il suo viaggio in Australia per il G20 ha promesso un maggiore impegno contro il cambiamento climatico - si è detto favorevole al Keystone XL purché non rappresenti un danno per l'ambiente. Tuttavia non è ancora chiaro come Obama agirà e se porrà il veto sul provvedimento se dovesse passare al Congresso. L'amministrazione americana da tempo continua a ritardare la decisione su Keystone XL, e il dipartimento di Stato sta ancora rivedendo le carte della causa in corso che riguarda il passaggio dell'oleodotto in Nebraska.